Le oltre 1.100 aziende del “cluster” dell’industria automobilistica in Portogallo hanno registrato un volume d’affari di € 16.700 milioni nel 2022 e un valore aggiunto lordo (VAB) di € 3.870 milioni.
I dati provengono da uno studio elaborato da Deloitte per il Mobinov, una piattaforma aggregatrice di conoscenze e competenze nel settore dell’industria automobilistica, con l’obiettivo di promuovere una crescente valorizzazione della competitività e dell’internazionalizzazione del settore, e che indica che, considerando il suo impatto totale, incluso l’impatto indiretto sull’economia generale, il settore rappresenta un volume d’affari consolidato di € 21.340 milioni e una ricchezza annua (VAB) di € 5.720 milioni, pari al 2,4% del Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale.
Lo studio di Deloitte è stato presentato all’11° Incontro dell’Industria Automobilistica, promosso a Vila Nova de Gaia dall’Associação de Fabricantes para a Indústria Automóvel (AFIA), che è iniziato giovedì 23 novembre, e chiarisce che il “carattere fortemente esportatore” del cluster, che fattura il 99% all’estero e rappresenta circa il 23% delle esportazioni di beni transazionali nazionali, e il suo “elevato peso negli investimenti del settore manifatturiero, con effetto mobilizzatore”: rappresenta circa il 19% degli investimenti dell’industria manifatturiera nazionale.
Per quanto riguarda l’occupazione, lo studio indica che il “cluster” dell’industria automobilistica dà lavoro direttamente a quasi 84.500 persone, equivalenti all’11% dell’occupazione nell’industria manifatturiera e al 74% dell’occupazione generata dalle principali aziende di fornitori di componenti. Tuttavia, il suo impatto totale sull’economia supera i 170.000 posti di lavoro.