L’esperienza americana per eccellenza è spesso dipinta con scene di football del venerdì sera sotto i riflettori, barbecue scoppiettanti per il Quattro di Luglio, classiche muscle car che ruggiscono lungo la Route 66 e il ruggito esaltante delle stock car che corrono attorno al Daytona International Speedway. Indubbiamente, la NASCAR è una parte profondamente radicata del tessuto culturale americano, fornendo un campo di battaglia autoctono che celebra l’abilità ingegneristica automobilistica americana.
Storicamente, i circuiti della NASCAR sono stati dominati da iconici produttori automobilistici americani. Marchi come Chevrolet, Ford, Chrysler, Dodge e Pontiac hanno lasciato un’impronta indelebile nello sport. A parte Toyota, tutti i protagonisti sono stati aziende americane, rendendo la NASCAR una testimonianza della competizione automobilistica nazionale. Tuttavia, mentre lo sport continua a evolversi, la necessità di una nuova competizione si intensifica. Le speculazioni riguardo l’eventuale ingresso di un quarto produttore di equipaggiamento originale (OEM) sono cresciute, e sembra che i riflettori siano puntati su un gigante automobilistico che ha già fatto significativi progressi nel motorsport globale: Honda.
La relazione di Honda con l’IndyCar, un’altra importante organizzazione di motorsport, sembra essere sul punto di terminare. Secondo recenti dichiarazioni del presidente della NASCAR, Steve Phelps, la NASCAR potrebbe essere la prossima tappa per questo produttore automobilistico giapponese. Phelps è stato esplicito riguardo la potenziale aggiunta di un quarto, o addirittura un quinto OEM alla NASCAR, suscitando speculazioni che Honda potrebbe diventare il nuovo ingresso nel panorama delle corse di stock car americane.
Dal 1994, Honda è stata un attore dominante nell’IndyCar, alimentando numerose squadre e fornendo quasi metà della griglia di 27 vetture. Questo include da 16 a 18 partecipazioni nella Indianapolis 500, l’evento di punta delle corse a ruote scoperte. Nonostante ciò, l’alto costo di mantenere una tale presenza, con spese annuali che raggiungono otto cifre, ha sollevato significative preoccupazioni finanziarie per il produttore automobilistico.
Senza una strategia definitiva per ridurre questi costi, l’uscita di Honda da IndyCar sembra sempre più probabile. Ciò ha portato a speculazioni sul fatto che Honda potrebbe cambiare rotta e fare un’entrata innovativa in NASCAR – una mossa che trasformerebbe significativamente il panorama degli sport motoristici americani.
L’entrata di Honda in NASCAR potrebbe iniettare un nuovo elemento competitivo nella Cup Series e aprire ulteriori opportunità di finanziamento e sponsorizzazione per le squadre. Phelps ha sottolineato i benefici di un nuovo OEM, suggerendo che l’entrata di Honda aumenterebbe la promozione del marchio e la pubblicità dei piloti. Tuttavia, questa potenziale mossa ha lasciato, secondo quanto riportato, il proprietario di IndyCar, Roger Penske, preoccupato per l’equilibrio competitivo nella sua organizzazione.
Il potenziale spostamento di Honda da IndyCar a NASCAR sembra essere una decisione strategica, considerando le pressioni finanziarie che l’azienda sta affrontando nella prima. Passare a NASCAR potrebbe non solo fornire un modello finanziario più sostenibile, ma anche un maggiore ritorno sugli investimenti attraverso una maggiore visibilità del marchio e un coinvolgimento dei fan. Uno studio su The NASCAR Phenomenon: Auto Racing Sponsorships and Shareholder Wealth indica che le sponsorizzazioni NASCAR hanno storicamente portato a sostanziali aumenti della ricchezza degli azionisti per le aziende sponsor, spesso superando i 300 milioni di dollari.
Inoltre, l’entrata di Honda in NASCAR può anche creare un legame più forte con i consumatori americani, dato l’ampio e leale pubblico di NASCAR. Mentre IndyCar si rivolge a un pubblico più di nicchia, l’ampio fascino di NASCAR si allinea perfettamente con gli obiettivi commerciali più ampi di Honda nel mercato automobilistico statunitense.
Oltre a Honda, il presidente di NASCAR, Steve Phelps, ha anche indicato che sono in corso discussioni con diversi altri produttori riguardo l’adesione alla Cup Series, ribadendo l’impegno dello sport ad espandere la sua lineup di produttori.
Considerando i legami crescenti tra NASCAR e Honda, e la rivalutazione del futuro di Honda in IndyCar, sembra che il palcoscenico sia pronto per il costruttore giapponese per fare un ingresso storico nel racing delle stock car, segnando un traguardo significativo nell’evoluzione degli sport motoristici americani.