La stella di Hendrick Motorsports e campione della NASCAR Cup 2021, Kyle Larson, ha parlato contro le critiche in corso riguardanti le scarse prestazioni della Next-Gen car sui circuiti brevi, sottolineando specificamente che nessuno—piloti, team o anche la NASCAR stessa—ha la soluzione giusta per risolvere il problema. I commenti di Larson arrivano in seguito alla deludente gara di playoff della settimana scorsa al Bristol Motor Speedway, dove ha guidato per un dominante 462 dei 500 giri in una gara che ha visto solo otto cambi di leader.
Il contrasto tra questa gara e l’evento della stagione regolare a Bristol, che ha visto oltre 54 cambi di leader a causa di un significativo consumo degli pneumatici, ha riacceso il dibattito sulla idoneità della Next-Gen car per le gare su circuiti brevi. I fan e i critici sono stati rapidi a etichettare la gara come noiosa, con molti che puntavano il dito contro Goodyear per aver fornito pneumatici inadeguati. Larson, tuttavia, ha difeso con forza il produttore di pneumatici, insistendo che la colpa è mal indirizzata.
“Tutti vogliono dare la colpa a Goodyear e tutti hanno le risposte. Nessuno ha le risposte. Goodyear non ha la risposta. La NASCAR non ha la risposta riguardo alla loro auto e perché non funziona bene nel traffico,” ha dichiarato Larson, sottolineando che il problema è più complesso della sola prestazione degli pneumatici.
Ha inoltre sottolineato che anche i piloti, i team e gli ingegneri, che sono stati vocali sulla necessità di pneumatici più morbidi o di una maggiore potenza, stanno sostanzialmente sparando nel buio senza soluzioni concrete. La frustrazione di Larson riflette la lotta più ampia all’interno della NASCAR per migliorare la qualità delle gare, in particolare sui circuiti brevi dove la Next-Gen car ha costantemente deluso.
“Noi — i piloti, le squadre e gli ingegneri — non abbiamo nemmeno noi la risposta. Quindi, non lo so. È difficile avere opinioni, ed è difficile quando non hai i fatti per sostenere nulla,” ha aggiunto Larson, evidenziando la mancanza di una chiara direzione nonostante le ampie critiche.
Il contraccolpo sui social media riguardo alla gara ha spinto Larson a pubblicare diversi messaggi su X (ex Twitter), esprimendo la sua frustrazione e chiedendo rispetto per il sport. Affrontando le sue esplosioni online, Larson ha chiarito che la sua intenzione non era solo difendere la sua prestazione, ma anche proteggere Goodyear, che sente venga ingiustamente considerata capro espiatorio per i problemi delle corse.
“È solo frustrazione. E non è che stia difendendo il nostro dominio; sto solo cercando in qualche modo di difendere il nostro sport e difendere Goodyear, perché ricevono una cattiva reputazione ogni settimana come se fossero il problema del perché le nostre corse siano scadenti. Non sono loro,” ha detto Larson.
La difesa appassionata di Larson sottolinea il suo impegno per il sport e il suo desiderio di vederlo migliorare. Le sue osservazioni sfidano la comunità NASCAR a adottare un approccio più misurato alla critica e a riconoscere la complessità delle questioni in gioco. Con l’evoluzione della Next-Gen car, rimane da vedere se le intuizioni di Larson cambieranno le prospettive dei fan o porteranno a cambiamenti significativi nell’approccio alle corse su circuiti brevi nella stagione 2024 e oltre.