La gara NASCAR Xfinity a Portland si è trasformata in un incubo per due stelle delle Supercars, Will Brown e Jack Perkins, poiché entrambi hanno affrontato delusioni schiaccianti. L’anticipazione era alta mentre questi piloti australiani entravano nel mondo ad alta energia della NASCAR, ma il destino aveva altri piani.
Il campione in carica delle Supercars Will Brown, al volante della Chevrolet No. 11 per la Kaulig Racing, è stato costretto a partire dalla fine dello schieramento a causa di un cambio di trasmissione dopo le qualifiche. Nonostante la sua determinazione a risalire la griglia, ha incontrato ostacoli incessanti. Dopo aver combattuto nel gruppo, Brown ha subito danni al muso e è riuscito a risalire solo fino al 21° posto alla fine della Fase 2. Proprio quando sembrava che potesse salvare un arrivo rispettabile, è arrivato il disastro con un montante del trackbar rotto, portandolo a un deludente 35° posto e un altro DNF. A peggiorare la situazione, il suo vestito refrigerante ha avuto un malfunzionamento poco prima che abbandonasse la gara, lasciandolo non solo sconfitto ma anche a disagio nel caldo soffocante. All’inizio di quest’anno, Brown ha anche affrontato sfortuna in una gara di Coppa nelle strade di Chicago, dove è stato coinvolto in un drammatico incidente che ha posto fine alla gara già al secondo giro.
D’altra parte, Jack Perkins, un veterano delle Supercars con oltre 150 gare alle spalle, stava guidando la Toyota No. 19 per Joe Gibbs Racing e inizialmente sembrava pronto per il successo. Il 39enne ha avuto un inizio straordinario, finendo la Fase 1 al nono posto e migliorando al settimo posto entro la fine della Fase 2. Perkins era in forma smagliante, arrivando persino a raggiungere il terzo posto con solo pochi giri rimanenti. Ma proprio quando un arrivo sul podio sembrava a portata di mano, è arrivato il disastro nell’ultima curva quando è uscito di pista, lasciandolo bloccato e incapace di rientrare in gara. Con solo quattro giri rimasti, i sogni di un finale stellare di Perkins sono svaniti, e ha concluso al 31° posto, costretto a riflettere su ciò che avrebbe potuto essere dopo che una prestazione promettente si è trasformata in tragedia.
La gara di Portland è stata un duro promemoria che nel motorsport, la gloria può essere fugace, e anche i piloti più preparati possono trovarsi a mercé di guasti meccanici e sfortuna. Sia Brown che Perkins hanno lasciato la pista con il cuore pesante, ma i loro spiriti rimangono intatti mentre guardano a una ripresa nelle prossime gare. Riusciranno a risorgere dalle ceneri di questa delusione? Solo il tempo lo dirà.