Sergio Pérez attacca Red Bull: il team non lo ha protetto portando a una stagione disastrosa
In una rivelazione shock, Sergio Pérez ha lanciato un attacco feroce contro Red Bull per la gestione della sua partenza alla fine della stagione F1 2024. Il pilota messicano ha affermato che il team non lo ha adeguatamente protetto nonostante avesse un contratto firmato, portando a effetti dannosi sulle sue prestazioni a causa della costante speculazione sul suo futuro.
Nonostante avesse avuto un ruolo di supporto cruciale per Max Verstappen e avesse ottenuto cinque vittorie durante il suo periodo in Red Bull, le prestazioni di Pérez sono crollate nel 2024, culminando con un ottavo posto nel campionato. Questo declino ha spinto Red Bull a sostituirlo con Liam Lawson per la stagione 2025.
Pérez ha espresso la sua frustrazione, dichiarando: “Avevo un contratto firmato a Monaco, ma dalla gara successiva, tutti parlavano del mio futuro, anche se avevo già un contratto in essere. Sarebbe stato facile per il team proteggermi e dire: ‘Sai che c’è? Abbiamo un pilota firmato per i prossimi due anni.’ Ma non è andata così. Da quel momento in poi, è stato tutto su Red Bull, gara dopo gara. Alla fine, c’era molta pressione dalla mia parte del garage… Stavo mettendo molta pressione sugli ingegneri, su tutti coinvolti, e penso che alla fine questo ci sia costato molto.”
Nonostante la partenza di Pérez, Red Bull sta ancora lottando per trovare un secondo pilota costante, con Lawson e Tsunoda che offrono prestazioni al di sotto delle aspettative. Nel frattempo, Pérez sta mirando a un ritorno in F1, potenzialmente con il nuovo team Cadillac per la stagione 2026. La sua vasta esperienza e il supporto degli sponsor lo rendono un’opzione attraente, anche se deve affrontare una forte concorrenza da altri piloti nel paddock.