Il mondo della Formula 1 è stato scosso dagli abusi recenti subiti dai piloti durante il weekend del Gran Premio di Imola. Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha preso posizione contro il maltrattamento subito da Yuki Tsunoda e Franco Colapinto, condannando gli abusi online che hanno macchiato l’evento.
Il terribile incidente di Tsunoda durante le qualifiche sul circuito di Imola è stato solo l’inizio dell’odissea. Il giovane pilota ha affrontato un’ondata di commenti vili sui social media dopo un incidente con Colapinto in pista. Le reazioni, inclusi commenti razzisti, hanno messo in evidenza il lato tossico della cultura dei fan nel motorsport.
In risposta agli inquietanti abusi, Tsunoda e Colapinto hanno parlato, con Ben Sulayem che ha fatto eco ai loro sentimenti in un comunicato ufficiale a nome della FIA. Il presidente ha enfatizzato i valori della competizione, della passione e dell’impegno nel motorsport, denunciando qualsiasi forma di odio o abuso diretto ai piloti.
La campagna della FIA “United Against Online Abuse” mira a sensibilizzare, fornire supporto e promuovere cambiamenti di fronte all’harassment online. Ben Sulayem ha ribadito l’impegno a garantire il benessere di tutti nel sport e a creare un ambiente più sicuro e rispettoso per tutti i coinvolti.
L’incidente di Imola serve da monito delle sfide affrontate dagli atleti nell’era digitale, dove gli abusi online possono avere conseguenze nel mondo reale. La forte posizione della FIA contro tale comportamento invia un chiaro messaggio che la tossicità non ha posto nella comunità del motorsport.