Il comportamento scandaloso di un pilota Ferrari sciocca gli spettatori a Le Mans
In una straordinaria manifestazione di rabbia, un pilota Ferrari ha dato vita a una furia contro l’auto di un concorrente dopo un drammatico incidente nella Michelin Le Mans Cup lo scorso fine settimana. Mentre Ferrari celebrava una vittoria all’importante evento delle 24 Ore di Le Mans, un altro pilota Ferrari ha rubato la scena per tutti i motivi sbagliati durante la gara di supporto della Michelin Le Mans Cup.
Durante una gara sprint GT3, Gino Forgione del team partner di Ferrari AF Corse è stato coinvolto in una collisione con Josep Mayola, che ha portato entrambe le auto a ritirarsi dalla gara dopo essere state colpite alla chicane di Dunlop. Ciò che ne è seguito è stato puro caos, poiché Forgione, alimentato dalla rabbia, si è precipitato verso il veicolo immobile di Mayola e ha scatenato una serie di calci e pugni sull’auto, con Mayola ancora all’interno, prima di essere trattenuto dai commissari di gara.
L’incidente scioccante ha spinto i funzionari di gara a considerare azioni disciplinari contro Forgione, inclusa una possibile squalifica. Nonostante questo episodio sgradevole, Ferrari ha continuato a godere di ulteriore successo a Le Mans, con il team AF Corse che ha conquistato la vittoria nell’evento principale, finendo davanti al team Porsche Penske.
Tuttavia, i festeggiamenti sono stati rovinati dalla squalifica del team Ferrari numero 50, composto da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, per violazione delle normative tecniche relative all’ala posteriore durante il controllo post-gara. Questo contrattempo ha causato al team numero 50 di accumulare 48 punti di svantaggio rispetto al loro team gemello, numero 51, nella classifica del Campionato del Mondo di Endurance, dove quest’ultimo attualmente guida il campionato con i piloti Giovinazzi, Calado e Pier Guidi.
In mezzo al trionfo e al tumulto di Le Mans, il mondo del motorsport è rimasto sbalordito dalle azioni senza precedenti del pilota Ferrari, gettando un’ombra su un weekend di gare altrimenti esaltante.