Il debutto di Marc Márquez nella sprint del Gran Premio del Qatar nella Gresini Ducati MotoGP è stato pieno di momenti estremamente emozionanti. Nonostante abbia minimizzato le aspettative durante la pre-stagione e la convinzione che la Ducati GP23 di Márquez non fosse allo stesso livello delle GP24 dei piloti ingaggiati dalla squadra, il sei volte campione del MotoGP ha messo una pressione enorme su Pecco Bagnaia, due volte campione e favorito della pre-stagione. Questa battaglia era per l’ultima posizione del podio, aumentando l’emozione.
Sfortunatamente, il sogno di un podio di Márquez non è durato. Mentre seguiva da vicino Bagnaia, Márquez ha commesso un errore nella Curva 13, passando sopra la zebratura esterna e permettendo ad Aleix Espargaró, dell’Aprilia, di sorpassarlo alla curva successiva. Da quel momento, la gara di Márquez non si è mai ripresa completamente, risultando in un quinto posto piuttosto deludente. Tuttavia, c’era una sensazione innegabile di promessa riguardo alla sua performance.
Pur non raggiungendo il risultato desiderato, Márquez ha espresso soddisfazione per la sua prestazione. Ha riconosciuto la necessità di realismo e si è prefissato l’obiettivo di terminare tra i primi sei o cinque posti, cosa che ha ottenuto. Anche se ha cercato di raggiungere una posizione più alta, c’erano quattro piloti più veloci di lui. Márquez ha riconosciuto di aver pagato il prezzo per aver forzato troppo, poiché l’usura delle gomme ha influenzato la sua performance alla fine della gara.
La valutazione di Márquez sulla sua performance è stata oggettiva. Ha riconosciuto che il suo ritmo era leggermente più lento rispetto a piloti come Jorge Martin e Bagnaia, specialmente a causa del surriscaldamento delle gomme. Tuttavia, ha anche osservato che il Qatar non presentava più le stesse sfide degli anni precedenti sulla Honda. È riuscito a qualificarsi direttamente per la Q2 e a garantirsi una posizione alta in griglia senza dipendere da un pilota leader come riferimento per il suo giro più veloce.
Nonostante la sua valutazione realistica, Márquez ha ammesso che c’era il potenziale per un risultato migliore nella gara sprint. Se non si fosse coinvolto in una “strana lotta” con Fabio Di Giannantonio al primo giro e non avesse commesso l’errore dietro a Bagnaia, un podio sarebbe stato alla sua portata. Márquez non si è lamentato dei “e se”, ma è stato chiaro che aveva la capacità per una performance più forte.
Il vero test arriverà nella gara di domenica, a distanza completa, visto che Márquez ha affrontato problemi di performance sulla Honda l’anno scorso. Anche se attribuisce ciò alle caratteristiche della Honda, lascia intendere che potrebbe essere una sfida personale per lui, date le condizioni del suo braccio destro dopo l’infortunio. Il circuito di Lusail metterà alla prova il suo braccio destro. Tuttavia, Márquez non si è mai sentito particolarmente a suo agio a Lusail e, nonostante ciò, ha terminato subito dietro a Bagnaia dopo 11 giri, a soli due decimi di secondo dietro di lui e 1,9 secondi dietro al vincitore, Martin.
Il buon inizio di Márquez nella gara sprint, senza dubbio, renderà i suoi rivali nervosi mentre si preparano per la gara a distanza completa di domenica.