La Dacia ha annunciato di aver completato i primi test del programma di preparazione per il Dakar, dove i tre equipaggi di piloti hanno avuto l’opportunità di testare il Sandrider, equipaggiato con pneumatici BF Goodrich, su un terreno roccioso ed impegnativo.
Ispirato al concept car Dacia Manifesto, il Sandrider è stato progettato specificatamente per i rally-raid ed è dotato di una carrozzeria in fibra di carbonio, progettata da Prodrive, ed è stato disegnato e pensato per concentrarsi sull’essenziale dello sport automobilistico, ovvero le massime prestazioni, con la massima efficienza aerodinamica e capacità off-road.
Cristina Gutiérrez è stata al volante del Sandrider per due giorni di test svolti in Galles, prima che Sébastien Loeb, nove volte campione del mondo di rally, assumesse le funzioni di test e sviluppo.
Já il plurivincitore del Dakar, Nasser Al-Attiyah, ha sperimentato per la prima volta la potenza del Sandrider, a Château de Lastours, in Francia, per due giorni, dove erano presenti anche Loeb e Cristina Gutiérrez.
Durante sette giorni di test, i piloti e il team della Dacia hanno avuto l’opportunità di perfezionare il Sandrider, prima del primo test serio che si terrà in Marocco nella prima tappa del Campionato del Mondo FIA di Rally-Raid, dal 28 giugno al 5 luglio.
“Nel test a Château de Lastours ho provato, per la prima volta, il Dacia Sandrider. L’ho trovato facile da guidare, veloce e resistente. Abbiamo percorso 270 chilometri il primo giorno e altrettanti il secondo giorno. Non ci sono stati problemi e ci è piaciuto molto guidare la macchina. Siamo ben preparati per i prossimi test e ora non vedo l’ora di guidare in Marocco”, ha dichiarato il pilota Nasser Al-Attiyah.
È importante ricordare che meccanicamente, l’ “arma” della Dacia per il Dakar utilizza un motore V6 da 3,0 litri biturbo, con 360 CV di potenza e una coppia massima di 539 Nm a 4250 giri/min, che funziona a carburante sintetico e trasmette la potenza alle quattro ruote attraverso un cambio sequenziale a 6 velocità.