In una recente conferenza stampa, i piloti di Formula 1 hanno espresso la loro insoddisfazione per la decisione della FIA di aumentare la penalità per le violazioni dei limiti della pista. In precedenza, i piloti ricevevano una penalità di cinque secondi dopo cinque violazioni, ma ora è stata raddoppiata a 10 secondi. La fratellanza dei piloti ritiene che questa penalità severa sia ingiusta, specialmente considerando le difficoltà che incontrano nel giudicare i limiti della pista a causa del design attuale delle vetture di F1. Charles Leclerc ha affermato che le linee bianche che delimitano i limiti della pista non sono facilmente visibili, rendendo difficile evitare di superarle. George Russell ha ribadito questo sentimento, spiegando che la posizione bassa del sedile nella vettura ostacola la visibilità. Entrambi i piloti hanno sottolineato la necessità di soluzioni migliori per i limiti della pista, tra cui marciapiedi più visibili e affrontare la questione solo su circuiti specifici dove è prevalente.
Stroll, della Aston Martin, che ha scoperto che superare i limiti della pista a Jeddah porta a collisioni con le barriere, ha ironicamente suggerito che in molti circuiti, la presenza di aree di fuga asfaltate elimina il rischio di superare i limiti della pista, rendendo necessario l’uso di penalità di tempo.
“Credo che se modifichiamo effettivamente il layout di molte piste e lo rendiamo un po’ più facile rimanere entro i limiti della pista, contemporaneamente adottando penalità più severe per uscire dalla pista, come ghiaia o erba, risolveremmo meno di questi problemi in primo luogo”, ha espresso il pilota canadese.
Tuttavia, nonostante i piloti abbiano espresso il loro disappunto per le penalità di 10 secondi per superare i limiti della pista prima del Gran Premio di sabato, non è stato fornito alcun esempio definitivo dopo la gara.
Tuttavia, i commissari della FIA hanno imposto penalità di tempo più rigorose per varie violazioni, che Haas, Kevin Magnussen e le seguenti vetture hanno scoperto.
Magnussen ha ricevuto due penalità di tempo separate di 10 secondi, la prima per aver causato danni all’ala anteriore di Alex Albon dopo non aver lasciato spazio sufficiente al pilota della Williams all’esterno della Curva 4, e la seconda per aver superato Yuki Tsunoda e ottenuto un vantaggio ingiusto uscendo dalla pista.
Tuttavia, rallentando deliberatamente le vetture dietro di lui per consentire al compagno di squadra Nico Hulkenberg di costruire un vantaggio sufficiente per effettuare una sosta ai box mantenendo la posizione in pista, Magnussen ha permesso al suo compagno di squadra di garantire facilmente un decimo posto.
Questa mossa tattica della Haas ha lasciato frustrati i rivali RB e Williams, poiché ha loro costato l’opportunità di segnare punti, dimostrando che penalità di tempo severe potrebbero non essere la soluzione definitiva se aprono la porta alle squadre per impiegare strategie che rovinano le aspirazioni degli altri.