La crisi di Piastri: le conseguenze di Monza che hanno distrutto il suo sogno di campionato!
In una rivelazione scioccante che ha fatto tremare la comunità della Formula 1, Oscar Piastri ha confessato che gli ordini di squadra controversi della McLaren durante il Gran Premio d’Italia continuano a perseguitarlo. Questo momento cruciale, in cui gli è stato ordinato di cedere il secondo posto al suo compagno di squadra Lando Norris, è stato identificato come un fattore critico nella catastrofica prestazione di Piastri durante il Gran Premio dell’Azerbaigian, un weekend che ha lasciato le sue aspirazioni al campionato del 2025 appese a un filo.
Al Monza, la conformità di Piastri alla richiesta della squadra è stata tutt’altro che semplice. Dopo che un ritardo ai pitstop ha costretto Norris a cedere la sua posizione, la direttiva della McLaren di scambiarsi di posto è stata accolta con un commento pungente di Piastri via radio, che ha messo in discussione l’equità di una politica che sembrava cambiare le regole del gioco: “Un pitstop lento faceva parte delle corse.” Questo momento di tensione non solo ha segnato un cambiamento nelle dinamiche interne, ma ha anche piantato i semi del dubbio nella mente di Piastri.
Andando avanti a Baku, le conseguenze erano palpabili. Il weekend di Piastri è stato un disastro, caratterizzato da un incidente in qualifica, una partenza disastrosa e prestazioni erratiche nelle prove. In un’intervista rivelatrice nel podcast Beyond the Grid di F1, Piastri ha riflettuto candidamente sulle sue difficoltà, rivelando che l’ombra di Monza era ancora presente: “In definitiva, una combinazione di diverse cose. Ovviamente la gara precedente era Monza, che non ho sentito essere un weekend particolarmente buono per la mia prestazione, e c’era ovviamente quello che è successo con i pitstop.”
Il giovane pilota ha elaborato sui problemi che lo hanno afflitto a Baku, affermando: “Ci sono state alcune cose nei giorni precedenti, diciamo, che forse non sono state le più utili. Abbiamo avuto un problema al motore in FP1 che ha un po’ destabilizzato le cose, poi non stavo guidando molto bene, eravamo su gomme C6 quel weekend che ora sono notoriamente difficili da gestire.” Ogni piccolo contrattempo si è accumulato, culminando in quello che Piastri ha descritto come “il peggior weekend che abbia mai avuto nelle corse, ma probabilmente il più utile in alcuni modi.”
Sebbene si sia astenuto dal dare la colpa esplicita agli ordini di squadra della McLaren per i suoi errori, era evidente che l’esperienza aveva scosso la sua fiducia in un momento cruciale della stagione. Il vantaggio di Piastri in campionato è rapidamente svanito dopo Monza, dove aveva mantenuto un comodo vantaggio di 44 punti su Norris e un incredibile vantaggio di 104 punti su Max Verstappen. Ora, mentre la stagione si avvicina al suo culmine, Piastri si trova a inseguire Norris di 24 punti e solo 25 punti davanti a Verstappen, un netto contrasto rispetto alla sua posizione un tempo dominante.
Con le ultime tre gare in avvicinamento, la pressione sta aumentando per Piastri. Riuscirà a scrollarsi di dosso il peso psicologico di Monza e riaccendere la sua corsa al campionato, o questo momento cruciale diventerà la macchia definitiva della sua stagione? Mentre i fan e gli analisti trattengono il respiro, una cosa è chiara: la strada che lo attende è piena di sfide, e il fantasma degli ordini di squadra si fa sempre più grande nello specchietto retrovisore della sua carriera di pilota.








