Il capo del team Red Bull di Formula 1, Christian Horner, è stato assolto dalle accuse di condotta inappropriata nei confronti di una collega di sesso femminile dopo un’indagine interna. Il capo della Red Bull è stato presente a un’udienza con un avvocato esterno all’inizio di questo mese e ha costantemente negato le accuse mosse contro di lui. Sia la Formula One Management (FOM) che la Ford, che collaborerà con la Red Bull nelle regolamentazioni dei motori del 2026, hanno chiesto una rapida risoluzione della questione. Prima dell’inizio della stagione in Bahrain, Horner è stato assolto dalle accuse mosse contro di lui, anche se i dettagli specifici rimangono non divulgati.
Un comunicato della Red Bull ha confermato che l’indagine indipendente sulle accuse mosse contro il signor Horner è stata completata e la denuncia è stata respinta. La Red Bull riconosce che il querelante ha il diritto di appellarsi, ma esprime fiducia nell’imparzialità, nella profondità e nella giustizia dell’indagine. Il rapporto dell’indagine contiene informazioni private delle parti coinvolte e dei collaboratori di terze parti, pertanto ulteriori commenti non saranno forniti nel rispetto di tutte le parti coinvolte. La Red Bull ribadisce il suo impegno a mantenere gli standard più elevati sul luogo di lavoro.
Durante la presentazione della vettura RB20 della Red Bull presso la sede di Milton Keynes e durante i test pre-stagionali in Bahrain, Horner è rimasto presente. Sin dalla sua fondazione nel 2005, l’uomo di 50 anni è stato in prima linea nella Red Bull, guidando il team austriaco a sette campionati piloti e sei campionati costruttori. Il pilota della Red Bull, Max Verstappen, ha chiesto pazienza durante la conferenza stampa in Bahrain e ha negato che la situazione sia stata una distrazione per il team di gara.
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