Helmut Marko della Red Bull attacca la McLaren: stanno commettendo un errore fatale in vista della rivoluzione della F1 del 2026?
Con il conto alla rovescia per il monumentale rinnovamento delle regolazioni della Formula 1 del 2026, il capo del motorsport della Red Bull Racing, Helmut Marko, ha lanciato la sfida, affermando che le squadre rivali, in particolare la McLaren, sono sull’orlo di un catastrofico errore di calcolo. Lo sport si appresta a subire i cambiamenti più significativi dalla esplosiva introduzione dell’effetto suolo nel 2022, tutto spinto dalla spinta della FIA verso la sostenibilità e una concorrenza agguerrita. Con nuove auto che promettono di essere più piccole e agili, il panorama competitivo potrebbe essere completamente rimescolato: un’opportunità che squadre come la Red Bull stanno cogliendo mentre altre esitano.
Mentre la McLaren sembra aver messo in pausa lo sviluppo per il 2025, la Red Bull sta accelerando a tutta velocità. Marko insiste che, nonostante le battaglie in corso per il campionato—dove il pilota di punta Max Verstappen ha recentemente dichiarato che solo poche settimane fa avrebbe liquidato chiunque suggerisse che fosse ancora in corsa per il titolo come un “idiota”—la squadra rimane concentrata nel migliorare la loro attuale auto RB21. Dopo prestazioni impressionanti ad Austin e Città del Messico, dove hanno ridotto il divario di punti con i contendenti al titolo Oscar Piastri e Lando Norris, la Red Bull non sta rallentando.
Per il Gran Premio del Messico, la Red Bull ha effettuato una serie di aggiornamenti strategici, comprese modifiche all’angolo anteriore, al cofano del motore e al fondo della vettura. Questi cambiamenti erano essenziali, con l’affidabilità che rappresentava una preoccupazione primaria. In netto contrasto, la McLaren è arrivata in Messico senza un singolo aggiornamento, avendo da tempo cessato lo sviluppo della MCL39. Il team principal Andrea Stella ha accennato a una strategia preoccupante, suggerendo che la Red Bull potrebbe essere disposta a cedere un po’ di terreno nel 2026 per garantire il proprio futuro immediato. “Forse sono più felici di rinunciare a un po’ del 2026 perché potrebbero avere altri problemi,” ha speculato.
Ma Marko non è turbato da queste opinioni rivali. Sbeffeggia l’idea che la Red Bull si stia sovraccaricando a scapito delle prestazioni future. “Era la stessa storia nel 2021,” ha risposto, ricordando come il team principal della Mercedes Toto Wolff avesse espresso gravi preoccupazioni riguardo alla competitività della Red Bull in vista del 2022. Quell’anno si è rivelato essere un anno rivoluzionario per la Red Bull, che ha conquistato sia il campionato piloti che quello costruttori nel 2022 e nel 2023.
Con le poste in gioco più alte che mai e le normative del 2026 che si avvicinano, resta il dubbio: è la strategia della McLaren un colpo di genio o un errore che potrebbe costarle caro? Mentre il mondo della F1 osserva attentamente, una cosa è certa: la Red Bull non si sta tirando indietro, e la battaglia per la supremazia è appena iniziata.












