L’ex team principal della Haas, Guenther Steiner, è in una crociata incessante contro quello che percepisce come l’approccio difettoso della FIA alle penalità in Formula 1, promettendo di combattere per una riforma fino all’ultimo respiro. In un’apparizione infuocata nel podcast Red Flags, Steiner ha scatenato un torrente di critiche rivolte all’incoerenza e all’imprevedibilità che hanno afflitto il processo decisionale della FIA durante la tumultuosa stagione del campionato 2025.
Steiner ha espresso la sua esasperazione per la mancanza di uniformità nell’applicazione delle penalità, chiarendo che crede che l’organo di governo abbia fallito nel mantenere l’integrità dello sport. “Devono essere coerenti e non mi fermerò finché non morirò o non cambieranno,” ha dichiarato, sottolineando la gravità della situazione. Le sue parole risuonano con molti all’interno del paddock che hanno espresso preoccupazioni simili, in particolare alla luce dei dibattiti accesi riguardanti le decisioni dei commissari della scorsa stagione.
Pur riconoscendo il lodevole focus della FIA sulla sicurezza, Steiner non ha esitato a chiedere una riforma urgente riguardo al sistema delle penalità. “È troppo poco e troppo tardi,” ha affermato, segnalando che fan e piloti sono stufi dell’attuale stato delle cose. Con una significativa revisione normativa all’orizzonte, crede che la FIA abbia un’opportunità d’oro per rimodellare la propria reputazione e riconquistare la fiducia della comunità di F1. “Ora, la FIA ha l’opportunità di fare le cose per bene per essere le rockstar l’anno prossimo perché hanno molti soldi nel nuovo accordo di Concorde per sistemarlo,” ha affermato. “Sta alla FIA sistemarlo.”
Steiner non ha esitato a fornire esempi concreti di quella che considera una cattiva decisione, facendo particolare riferimento alle sanzioni controverse nell’ultima gara della stagione ad Abu Dhabi. Ha evidenziato le incongruenze nel modo in cui i commissari hanno affrontato gli incidenti che coinvolgono piloti come Yuki Tsunoda e Lando Norris, suggerendo che le decisioni sembravano essere prese in un modo che privilegiava l’immagine rispetto all’equità. “Quello che abbiamo visto nell’ultima gara [Abu Dhabi] quando, ‘oh dobbiamo dare una penalità a Yuki verso Lando, non dando una a Lando, e poi tutti coloro che hanno sbandato una volta hanno ricevuto una penalità, quindi stiamo facendo tutto in modo coerente. È come dire, ‘troppo poco, troppo tardi ragazzi… C’è un quadro più grande lì,” ha lamentato.
Mentre la polvere si posa sulla stagione 2025, i riflettori sono ora saldamente puntati sulla FIA, con fan e stakeholder desiderosi di cambiamento. Il corpo di governo ascolterà l’appello appassionato di Steiner per una riforma, o continuerà a inciampare nell’ombra dell’incoerenza? Il futuro della Formula 1 è in bilico mentre la battaglia per un’esperienza di gara più equa e trasparente si intensifica. Il tempo stringe, e Steiner non si fermerà finché la FIA non agirà—perché nel mondo della Formula 1, ogni secondo conta.









