In una difesa appassionata di Yuki Tsunoda, l’ex team principal della Haas di Formula 1 Guenther Steiner ha preso una posizione audace contro la recente penalità inflitta al pilota giapponese durante il finale del Gran Premio di Abu Dhabi. L’incidente ha sollevato una tempesta di polemiche, e Steiner non si sta trattenendo mentre sostiene che la decisione dei commissari sia stata un errore in una spettacolare esibizione di gara.
Tsunoda, che stava lottando con veemenza in pista, ha ricevuto una penalità di cinque secondi e un punto sulla sua licenza dopo essere stato ritenuto responsabile di aver costretto Lando Norris della McLaren a lasciare il circuito. Lo scontro è avvenuto mentre Norris, impegnato in una accesa battaglia per il campionato con il compagno di squadra di Tsunoda, Max Verstappen, tentava di sorpassare Tsunoda, solo per essere ostacolato dalle aggressive tattiche difensive del pilota giapponese.
I commissari hanno citato i molteplici cambi di direzione di Tsunoda come causa per cui Norris ha lasciato la pista, affermando: “L’auto 4 stava effettuando un sorpasso sull’auto 22. L’auto 22 ha effettuato un numero di cambi di direzione, che hanno portato l’auto 4 a dover uscire di pista per evitare una collisione.” Nonostante anche Norris fosse sotto indagine per aver lasciato la pista, i commissari hanno deciso che non avrebbe subito ulteriori punizioni, ponendo tutta la colpa su Tsunoda.
Tuttavia, Steiner ha lanciato un appassionato contrattacco nel podcast The Red Flags, liquidando la penalità come un eccesso. “Questa è la corsa! Cosa si aspettano di vedere le persone? Vogliamo vedere azione, non commissari che attirano tutta l’attenzione per aver inflitto multe,” ha esclamato, sottolineando che l’emozione della corsa risiede in tali momenti.
Ha deriso l’idea di penalizzare Tsunoda, suggerendo che fa parte del tessuto dello sport: “Non dovrebbe succedere nulla. Questo è ciò che vogliamo vedere, gli spettatori, i fan… Se continuiamo a penalizzare i piloti per correre in modo aggressivo, chi diavolo guarderà le corse?”
I commenti di Steiner sottolineano una crescente frustrazione all’interno della comunità delle corse riguardo al ruolo sempre più interventista dei commissari. Crede che l’emozione delle corse sia soffocata da una cultura di regolamentazione eccessiva. “Yuki era al limite, Lando era al limite—è tutto andato per il meglio, regalandoci quei momenti esaltanti che rendono la Formula 1 grandiosa,” ha sostenuto.
Con il passare del tempo dopo il Gran Premio di Abu Dhabi, una cosa è chiara: la difesa appassionata di Steiner nei confronti di Tsunoda risuona con i fan che bramano l’emozione grezza e non filtrata che le corse promettono. Il dibattito sulle penalità in Formula 1 è tutt’altro che finito, ma le parole di Steiner potrebbero riaccendere un fuoco nei cuori degli appassionati di corse ovunque. I commissari ascolteranno questo appello, o continueranno lungo il cammino di un’applicazione rigorosa? Solo il tempo potrà dirlo, ma una cosa è certa: lo spirito delle corse non dovrebbe mai essere compromesso.









