La squadra Mercedes-AMG Team GruppeM ha celebrato la vittoria nelle 12 Ore del Golfo, gara in cui Jules Gounon si è laureato campione dell’Intercontinental GT Challenge (IGTC) dopo essersi classificato terzo.
La gara di Yas Marina è stata caratterizzata da vari incidenti e neutralizzazioni, con la strategia che ha giocato un ruolo fondamentale nell’esito. Luca Stolz, Maro Engel e Mikael Grenier sono partiti in pole position con la Mercedes #99 e hanno conquistato la vittoria, ma non è stata una leadership dall’inizio alla fine.
Uno dei momenti chiave si è verificato a circa tre ore e mezza dalla fine. In quel momento, Valentino Rossi (Team WRT/BMW #46) era in testa – nell’unica vettura del team belga in lizza, dato che l’altra aveva avuto problemi di scarico. Durante il cambio di pilota in cui la leggenda del MotoGP ha passato il volante a Nick Yelloly, il pedale del cambio si è rotto, rallentando l’operazione.
La GruppeM non ha sprecato l’occasione ed è passata in testa. Durante il suo turno di guida, Vanthoor è riuscito ad avvicinarsi alla leadership, ma ha subito una penalità di cinque secondi per aver superato i limiti del tracciato. Engel è riuscito a tagliare il traguardo con 12,811 secondi di vantaggio su Vanthoor, conquistando la vittoria insieme a Grenier e Stolz. Con Vanthoor c’erano Rossi e Yelloly.
Terzo posto per il 2 Seas Motorsport, con la Mercedes #14. Ai comandi c’erano Fabian Schiller, Maximilian Götz e Gounon – quest’ultimo si è assicurato il titolo di pilota dell’IGTC. Il suo principale rivale era Philipp Eng, il cui BMW, condiviso con Charles Weerts e Sheldon van der Linde, si è piazzato al 16º posto a causa dei problemi di scarico.
La top five è stata completata dalla Porsche #21 della Car Collection Motorsport, in cui Constantin Dressler, Dustin Blattner e Juoel Sturm hanno vinto nella classe Am – i secondi classificati, la Mercedes #3 del 2 Seas Motorsport, è stata nona assoluta. Al sesto posto si è piazzata la McLaren #27 della Optimum Motorsport con Mark Radcliffe, Ollie Millroy e Rob Bell, vincendo in Pro-Am con 54,192 secondi di vantaggio sulla Ferrari #11 della Kessell Racing.