F1 SHOCK: George Russell ATTACCA i Troll Online Dopo che Kimi Antonelli Riceve MINACCE DI MORTE!
In un clamoroso ribaltamento di eventi dopo il Gran Premio del Qatar, George Russell ha preso una posizione ferma contro l’abuso online dilagante rivolto al suo compagno di squadra, Kimi Antonelli. Il pilota esordiente ha affrontato un’avalanga di messaggi vile e minacciosi, comprese minacce di morte, mentre il mondo delle corse esplodeva in indignazione per la sua prestazione durante la gara ad alta tensione.
Quando il GP del Qatar ha raggiunto il suo culmine, Antonelli si è trovato a combattere strenuamente per il terzo posto, inseguendo Carlos Sainz, con Lando Norris che gli stava alle costole. Tuttavia, un errore critico nell’penultimo giro ha permesso a Norris di sorpassare, costando infine ad Antonelli punti preziosi. Questo errore apparentemente innocente ha innescato una tempesta, con accuse di gioco scorretto che circolavano.
Il capo ingegnere di gara di Max Verstappen, Gianpiero Lambiase, ha suggerito via radio di squadra che Antonelli si fosse “fatto da parte” per far passare Norris, un’affermazione che è stata ripresa dal consulente motorsport di Red Bull, Helmut Marko, che ha insinuato che le azioni di Antonelli fossero deliberate per assistere Norris nella sua corsa al campionato. Questo ha provocato una reazione esplosiva da parte del capo della Mercedes, Toto Wolff, che ha definito i commenti di Marko “senza cervello.”
Le conseguenze sono state rapide e severe. Dopo la gara, la Mercedes ha riportato un incredibile aumento del 1100% degli abusi online diretti ad Antonelli. La situazione è degenerata a tal punto che la Red Bull si è sentita costretta a emettere un comunicato per condannare il trattamento riservato al giovane pilota, e Lambiase ha persino contattato personalmente Antonelli per offrirgli supporto.
In una risposta potente al terribile trolling, George Russell ha espresso la sua incredulità per il livello di veleno diretto verso il suo compagno di squadra. “È piuttosto inaccettabile quello che è successo e ciò che è stato scritto e l’abuso online,” ha dichiarato Russell con enfasi. Ha sottolineato che il tumulto è derivato da un errore commesso dal team Red Bull, aggiungendo: “Certo, si sono scusati, e va bene. Le persone fanno errori, soprattutto quando non hanno tutti i fatti.”
Russell non si è trattenuto, denunciando i migliaia di abusatori online, affermando: “Non hanno alcuna scusa e devono davvero guardarsi allo specchio e pensare perché ciò sia accettabile, non solo per la F1, ma per la società in generale.” Le sue osservazioni sottolineano un problema critico che affligge non solo il mondo della Formula 1, ma anche il contesto culturale più ampio dell’abuso online.
Con il passare del tempo su questo episodio scioccante, è chiaro che la comunità automobilistica deve affrontare l’atmosfera tossica che consente a tale crudeltà di prosperare. Le scommesse nella Formula 1 sono alte, ma il benessere mentale dei suoi piloti non dovrebbe mai essere compromesso dai guerrieri della tastiera imprudenti che si nascondono dietro gli schermi. Il messaggio è chiaro: Basta così!









