L’attività inaugurale della pista di Formula E presso il Circuito Internazionale di Shanghai ha subito un ritardo insolito durante la prima sessione di prove. Cinque auto, guidate da Dan Ticktum, Pascal Wehrlein, Nyck de Vries, Antonio Felix da Costa e Sergio Sette Camara, hanno perso energia e si sono fermate sulla pista pochi minuti dopo l’inizio della sessione. Questo problema inaspettato, sospettato di essere causato da un aggiornamento del software sulle batterie RESS standard, ha provocato una bandiera rossa di 45 minuti. La società Fortescue WAE, fornitore delle batterie RESS standard, ha effettuato gli aggiornamenti. Una volta che il software delle auto è stato aggiustato, la sessione è stata ripresa senza ulteriori problemi per i successivi 25 minuti.
La connessione tra questo incidente e le misure implementate prima del Berlin E-Prix non è chiara. A Berlino, la durata della Modalità Attacco è stata ridotta da otto minuti a sei minuti nella prima gara e poi a soli quattro minuti nella seconda gara. Questa misura preventiva mirava a proteggere le batterie durante le quattro gare consecutive a doppio turno che chiudono la stagione attuale. A Shanghai, entrambe le gare avranno sei minuti di potenza aumentata a 350kW, divisi in diverse configurazioni.
Roger Griffiths, il capo della squadra Andretti, ha ipotizzato che l’aggiornamento del software completato sulla pista di Shanghai giovedì potrebbe essere la causa probabile delle interruzioni nella sessione. Ha menzionato che diverse auto di diversi produttori sono state colpite, indicando un possibile problema con la batteria o la RESS. Dan Ticktum, un pilota della ERT, ha anche sospettato di un problema con la WAE e credeva che altre auto potessero aver avuto problemi simili, anche se non si sono fermate completamente. Ticktum ha sottolineato l’importanza di risolvere il problema per garantire la sicurezza dei piloti.
La sessione interrotta è stata completata con Mitch Evans, della Jaguar, che ha segnato il giro più veloce, 1m13.215s. È stato seguito da vicino da Norman Nato, dell’Andretti, Jean-Eric Vergne, della DS Penske, Jake Hughes, della McLaren, e Oliver Rowland, della Nissan. I primi cinque piloti sono stati separati solo da 0,072 secondi.