Flavio Briatore, il Consigliere Esecutivo di Alpine, ha fornito una motivazione schietta dietro la decisione del team di abbandonare la produzione di motori Renault di lunga data e passare ai motori Mercedes a partire dal 2026. In tipico stile Briatore, l’italiano non ha usato mezzi termini, sottolineando che la sopravvivenza e la competitività di Alpine dipendono dalla riduzione dei costi non produttivi e dal rifocalizzarsi su ciò che conta di più—vincere le gare.
“I Francesi Vogliono Vincere”
I motori Renault sono stati al centro dell’identità di Alpine, ma Briatore ha chiarito che il sentimentalismo non può competere con i risultati. Parlando con Auto Motor und Sport, ha sottolineato la dolorosa verità: i motori Renault sono stati un anello debole costante sin dall’inizio dell’era ibrida nel 2014.
“I francesi vogliono vincere. Non vinciamo con il nostro motore. È semplice così. Se vogliamo vincere, dobbiamo rinunciare alle aree in cui non siamo competitivi. Questo è un problema in meno di cui preoccuparci in futuro. Concentrati sulla macchina.”
Il Caso McLaren: Prova Che I Motori Non Definiscono Il Successo
Briatore ha indicato il Campionato Costruttori 2024 della McLaren come il perfetto esempio di una squadra cliente che prospera con un motore non ufficiale.
“La McLaren diventa campione del mondo con un motore Mercedes. Quante volte hai letto o sentito parlare della McLaren-Mercedes che diventa campione del mondo? Mai. Haas è Haas e non Haas-Ferrari.”
Il suo punto è semplice: le squadre vincenti ottengono la gloria, non i fornitori di motori. Per l’Alpine, liberarsi della produzione di motori a Viry-Châtillon rimuove un enorme onere finanziario e consente alla squadra di allocare risorse dove conta davvero—aerodinamica, sviluppo dell’auto e strategia di gara.
Riduzione dei costi o in vendita? Briatore nega le speculazioni
La decisione dell’Alpine ha suscitato speculazioni su una possibile vendita della squadra, soprattutto con il focus laser di Briatore sulla riduzione dei costi. Ridurre i costi operativi, insieme all’abbandono di un costoso programma motori poco performante, ha indubbiamente reso l’operazione di Enstone un asset più attraente.
Tuttavia, Briatore ha respinto le voci di una vendita imminente:
“Non capisco questa speculazione. Da quando sono entrato in Renault, le stesse domande sono sempre state poste. Quando abbiamo vinto il titolo di campione del mondo nel 2005 e 2006, mi è stato chiesto se Renault volesse rimanere in Formula 1.”
Ha ribadito che Renault è impegnata in F1, sebbene con un chiaro accento sul massimizzare i risultati mentre minimizza le spese.
“Credo nell’efficienza. Ecco perché ora sto risparmiando soldi ovunque nelle aree che non rendono la mia auto più veloce. Non penso a cosa farò tra cinque, dieci o venti anni. Decido ciò che è importante ora.”
Una Mossa Audace per il Futuro
Mentre la decisione di eliminare i motori Renault segna la fine di un’era, la leadership di Briatore segnala un cambiamento verso il pragmatismo rispetto alla tradizione. Il passaggio di Alpine ai motori Mercedes li allineerà con un fornitore di motori collaudato, mentre il loro rinnovato focus su sviluppo del telaio e efficienza dei costi potrebbe finalmente portare ai risultati che il team sta inseguendo da anni.
Con Briatore al timone e una visione chiara per il futuro di Alpine, la domanda non è più se il team possa sopravvivere senza i motori Renault, ma se possa prosperare. Per Briatore, la risposta è chiara:
“Vincere è ciò che conta di più.” 🏎️