Titolo: La scommessa della Ferrari su Hamilton: la lotta di una squadra o un errore di un superstar?
In una sorprendente ammissione che potrebbe rimodellare il panorama della Formula 1, il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, ha candidamente riconosciuto una grave svista: la Scuderia potrebbe aver sottovalutato enormemente la sfida monumentale di integrare Lewis Hamilton nei propri ranghi per la stagione 2025. Questa rivelazione arriva subito dopo il drammatico passaggio di Hamilton dalla Mercedes, dove ha accumulato un’eredità senza pari in 12 stagioni, inclusi un incredibile 78 pole position, 153 arrivi sul podio e sei campionati del mondo.
Nonostante la sua illustre carriera, la transizione alla Ferrari è stata tutt’altro che fluida per l’icona delle corse 40enne. L’inizio dell’era dell’effetto suolo nel 2022 ha visto Hamilton confrontarsi con problemi di prestazioni, e i suoi risultati da quando ha indossato il leggendario rosso hanno lasciato i fan e gli analisti a interrogarsi sulla decisione. Con solo una vittoria nello sprint a Shanghai a suo nome, Hamilton si trova a essere superato dal compagno di squadra Charles Leclerc, in svantaggio 13-5 nella battaglia per le qualifiche e accumulando solo 109 punti rispetto ai robusti 151 di Leclerc. Il podio rimane sfuggente.
Parlando nel podcast Beyond The Grid, Vasseur ha riflettuto sulla complessità della transizione di Hamilton, affermando: “Non so se abbiamo sottovalutato l’importanza del cambiamento.” Infatti, il decennio precedente di Hamilton alla McLaren, seguito da dodici anni con la Mercedes, ha fornito un senso di continuità che contrasta nettamente con il suo nuovo ambiente alla Ferrari. “È un cambiamento completo per lui nella sua vita, la cultura della squadra e tutto il resto,” ha osservato Vasseur, sottolineando l’arduo compito di adattarsi a una nuova dinamica di squadra in un così breve periodo di test.
La pressione è senza dubbio aumentata man mano che le aspettative crescono, con Vasseur che riconosce la necessità di gestire sia le prestazioni che il rumore circostante. “Dobbiamo mettere tutto in ordine. Ci sta volendo tempo,” ha ammesso, mentre si confronta con la realtà di supportare un pilota che deve ancora trovare il suo posto in un nuovo contesto.
Nonostante i contrattempi, Vasseur insiste che le difficoltà di Hamilton non dovrebbero offuscare il suo potenziale. “Stiamo parlando di dettagli,” ha detto, suggerendo che i margini tra successo e fallimento sono sottilissimi. “Se non siamo in grado di mettere tutto insieme… puoi perdere un decimo lì o un decimo lì, e questo fa una grande differenza in termini di risultati puri.” Ha sottolineato l’importanza di mantenere la calma in mezzo alla tempesta, notando la prestazione encomiabile di Hamilton in Cina e una solida qualifica attorno a Monaco prima che una penalità problematica interrompesse il loro slancio.
Le statistiche dipingono un quadro precario: nelle prime 18 sessioni di qualifica della stagione, Hamilton ha registrato una media di 0,177 secondi di distacco da Leclerc, una cifra leggermente distorta da un paio di errori di guida da parte di Hamilton. Tuttavia, si è trovato a terminare subito dietro il suo compagno di squadra in cinque gare di gran premio, riuscendo a superarlo solo in due.
Con il progredire della stagione, il comportamento di Hamilton è cambiato notevolmente, rivelando una crescente frustrazione che è culminata in un suggerimento diretto che la Ferrari potrebbe dover considerare di sostituirlo dopo un deludente abbandono in Q2 all’Hungaroring. Vasseur, tuttavia, rimane risoluto nel suo sostegno per il pilota in difficoltà. “È emotivo – spetta a noi sostenerlo quando sta lottando,” ha affermato, assicurando a Hamilton il supporto incrollabile da Maranello. “Sono davvero convinto che ce la farà, e dobbiamo essergli di supporto ogni singolo giorno.”
Vasseur ha anche toccato le complessità della sua relazione con il team principal della Mercedes, Toto Wolff, in particolare alla luce di acquisizioni di alto profilo come quella di Hamilton. Ha sottolineato l’importanza di separare l’amicizia personale dalla feroce competizione in pista. “Non è stata la telefonata più facile della mia vita,” ha confessato riguardo all’informare Wolff della partenza di Hamilton. Eppure, rimane ottimista che la loro amicizia possa resistere alle pressioni dell’arena competitiva: “Toto è mio amico. Rimarrà mio amico per i prossimi 30 anni della mia vita.”
Con la Ferrari che naviga le acque tumultuose della F1 con Hamilton al timone, la domanda si fa più grande che mai: la Ferrari ha preso più di quanto potesse gestire, o Hamilton può riconquistare il suo status di re della pista? Il mondo delle corse attende con il fiato sospeso mentre questa saga si sviluppa.