La 73ª edizione della 12 Ore di Sebring del Campionato IMSA SportsCar è stata un turbine di azione, dramma e competizione ad alta posta in gioco. Mentre la polvere si posa sulla pista, approfondiamo le cinque principali trame che hanno plasmato questa intensa gara di resistenza.
La griglia di partenza ha visto 56 partecipanti che scaldavano i motori alle 09:00 ora locale, ma solo 46 sono riusciti a tagliare il traguardo. La metà dei ritiri è stata dalla categoria GTD. La gara è stata un viaggio emozionante, dall’inizio caotico alla fase centrale caratterizzata da quattro ore di gara ininterrotta, culminando in uno sprint da brivido verso il traguardo.
La vittoria in LMP2, come previsto, è stata decisa nell’ultima frenetica ora. Tuttavia, non è stato solo lo sprint finale a determinare l’esito. La fase iniziale della gara ha visto una collisione tra l’Oreca 07 #18 di Era Motorsport e l’Oreca 07 #88 di AF Corse, impostando il tono per un tumultuoso scontro in LMP2. L’Oreca #11 di TDS Racing, con Steven Thomas, Hunter McElrea e Mikkel Jensen al volante, ha costantemente superato i rivali per emergere come chiaro favorito.
L’Oreca #04 di Crowdstrike Racing e il team #43 di Inter Europol Competition hanno dato filo da torcere a TDS Racing. L’ultima ora ha visto il pilota della Peugeot Hypercar WEC Malthe Jakobsen guidare uno sprint finale intenso. Tuttavia, una leggera collisione con la Corvette Z06 GT3.R #13 di Matt Bell ha costato a Jakobsen un penalità, illustrando i margini sottilissimi che possono fare o rompere una gara.
Le categorie GTD Pro e GTD hanno visto i campioni precedenti riaffermare la loro supremazia. Nella GTD Pro, la Porsche 911 GT3.R ‘Rexy’ #77 di AO Racing con i piloti Laurin Heinrich, Klaus Bachler e Alessio Picariello ha mostrato la sua forma dominante. Nonostante non sia riuscita a conquistare la pole position, AO Racing ha ricordato a tutti perché sono il team da battere nella categoria GTD.
Nella categoria GTD, la Mercedes-AMG GT3 di Winward Racing, guidata da Russell Ward e Indy Dontje, ha mostrato una simile abilità. Philip Ellis ha anche contribuito alla vittoria della squadra con un’impressionante prestazione nella seconda metà della gara.
Porsche ha aggiunto un’altra piuma al suo cappello con la sua 19ª vittoria alle 12 Ore di Sebring, eguagliando il suo record alle 24 Ore di Le Mans. Tuttavia, Wayne Taylor Racing ha avuto una giornata da dimenticare in pista con una serie di incidenti sfortunati.
AF Corse ha affrontato una giornata difficile nelle gare, con entrambe le loro auto LMP2 e GTD costrette al ritiro. Nonostante un inizio promettente, una serie di incidenti sfortunati ha concluso prematuramente la loro corsa.
La #23 Aston Martin Valkyrie ha avuto un’impressionante debutto IMSA a Sebring. Nonostante abbia affrontato un tracciato impegnativo, l’auto, guidata da Alex Riberas, Ross Gunn e Romain de Angelis, ha concluso tra i primi dieci, indicando un futuro promettente per questo nuovo partecipante.
In conclusione, le 12 Ore di Sebring sono state uno spettacolo emozionante che ha offerto la giusta dose di azione, dramma e delusione. La gara è stata una testimonianza delle abilità, della strategia e della resilienza delle squadre e dei loro piloti. Mentre aspettiamo la prossima edizione, possiamo aspettarci ancora più azione di corsa ad alta octano dal mondo del motorsport.