In risposta a una richiesta di approvazione di questa tecnologia da parte della Federal Aviation Administration (FAA) negli USA, tutte le indicazioni suggeriscono che, con l’obiettivo di facilitare i progressi su terreni non asfaltati e in territori sconosciuti, Toyota sta sviluppando un sistema di droni di piccole dimensioni senza precedenti da installare nei suoi modelli destinati all’uso fuoristrada. Questo migliorerebbe significativamente l’usabilità in condizioni off-road, specialmente quando non è possibile uscire dal veicolo o quando le condizioni di guida sono sconosciute, grazie a una capacità superiore del conducente.
In questo modo, il compito di questi droni è servire da “occhi” per il conducente all’esterno, fornendo una vista aerea dell’area circostante il veicolo, al fine di mettere in evidenza potenziali pericoli nascosti lungo i percorsi percorsi, e prevenire situazioni come il veicolo che si incastra nella sabbia o nel fango. Secondo le informazioni rilasciate dalla stessa Toyota, la maggior parte dei voli avverrà nelle vicinanze del veicolo, ma gli utenti possono anche far volare i droni sopra la linea degli alberi, per catturare immagini (fotografie e video) del terreno circostante.
Questo strumento, secondo il maggiore produttore al mondo, sarà abbastanza utile, specialmente per i più avventurosi, per gli esploratori e per i professionisti che lavorano in aree remote o rurali. Ma il marchio non è solo nella corsa: Polestar (con l’O2) e Renault (con Vision 4Rescue) l’hanno inclusa anche in prototipi destinati ad anticipare modalità di produzione di massa.