La stella della F1 Charles Leclerc critica l’orribile abuso online contro il giovane talento Kimi Antonelli: “È inaccettabile!”
In un sorprendente sviluppo dopo il Gran Premio del Qatar, la superstar della Formula 1 Charles Leclerc ha preso una posizione decisa contro l’orribile abuso online diretto al giovane pilota Kimi Antonelli. Leclerc, che si è costantemente dimostrato all’altezza in pista, ha dichiarato che nessun pilota dovrebbe mai dover subire un comportamento così ripugnante da parte di troll senza volto che si nascondono dietro gli schermi dei computer.
Antonelli si è trovato al centro di una feroce reazione dopo un incidente controverso durante la gara, dove un errore ha consentito a Lando Norris di sorpassarlo per il quarto posto. Questo errore è diventato il catalizzatore per una ondata di minacce di morte velenose contro Antonelli, evidenziando il lato tossico del fandom del motorsport che ha raggiunto proporzioni allarmanti nell’era digitale.
Nel dopo gara, Antonelli è stato soggetto a una valanga di odio, con l’ingegnere della Red Bull Gianpiero Lambiase che ha persino suggerito che il giovane pilota “si fosse semplicemente fermato” per far passare Norris, un’affermazione che l’ex consulente della Red Bull Helmut Marko ha ripetuto, insinuando che la mossa fosse intenzionale. Questa speculazione infondata ha innescato una tempesta, spingendo il team principal della Mercedes Toto Wolff a definire Marko “senza cervello” in una forte replica alle affermazioni dannose.
Le ripercussioni di questo incidente sono state straordinarie, con la Mercedes che ha registrato un aumento astronomico del 1.100% nei commenti di odio sulle sue piattaforme social dopo la gara. Questa tendenza allarmante è un chiaro promemoria del costo psicologico che tale molestia può infliggere ai giovani atleti che cercano di farsi un nome in uno degli sport più impegnativi del mondo.
I commenti di Leclerc risuonano profondamente all’interno della comunità, poiché ha espresso indignazione per la mancanza di responsabilità di coloro che diffondono odio online. “È inaccettabile, e ovviamente, queste persone non affrontano alcuna conseguenza per le loro parole e per il loro disprezzo nei confronti dei piloti,” ha dichiarato Leclerc con passione. Ha sottolineato che piloti come Antonelli dedicano la loro vita allo sport, cercando di realizzare i propri sogni e dando il massimo in pista.
Il campione della Ferrari ha lamentato la cultura dell’abuso, dicendo: “Corriamo da quando eravamo bambini, sognando di essere in quella posizione, e oggi stiamo facendo assolutamente tutto per essere al limite. A volte succedono errori. In quel caso particolare, l’odio era per assolutamente nulla.” Ha raccontato in modo toccante il suo percorso, rivelando come i piloti appena affermati spesso si confrontano con le pressioni del giudizio pubblico e dei social media. “Ricordo il mio primo o secondo anno in F1, a volte guardi sui social media cosa si dice intorno a te, o almeno era così per me, e questo rende tutto ancora più difficile.”
Con un appello al cambiamento, Leclerc ha concluso: “Penso che con l’esperienza ci si abitui, ma non dovremmo davvero doverci abituare a questo tipo di comportamento, e spero che un giorno sarà affrontato nel modo giusto.” Mentre la comunità del motorsport affronta questa questione urgente, il fervente appello di Leclerc all’azione fa luce su una realtà cupa che deve essere affrontata per proteggere l’integrità dello sport e il benessere mentale dei suoi atleti.
È tempo che la comunità di F1 si unisca contro il dilagare dell’abuso online e promuova una cultura di rispetto e supporto per tutti i concorrenti, assicurando che l’emozione delle corse non sia offuscata dalla crudeltà del cyberbullismo.









