Carlos Sainz ha conquistato una vittoria convincente per la Ferrari al Gran Premio del Messico, ma il suo trionfo è stato oscurato da uno scontro acceso tra i rivali per il titolo Max Verstappen e Lando Norris. Questo ha segnato il secondo incidente tra i due in appena una settimana, con Norris che alla fine ha avuto la meglio, negando alla Ferrari un 1-2 mentre si assicurava il secondo posto.
Il dramma è iniziato immediatamente quando Verstappen ha superato il poleman Sainz all’inizio, chiudendo ogni tentativo del pilota Ferrari di riprendere il comando nella Curva 1. Sainz è stato costretto a uscire di pista, attraversando l’erba prima di rientrare davanti, ma ha saggiamente ceduto la posizione a Verstappen prima che la gara fosse neutralizzata da una Safety Car attivata dall’incidente di Yuki Tsunoda con Alex Albon.
Una volta ripresa la gara, Sainz ha rapidamente superato Verstappen con DRS lungo il rettilineo principale, preparando il terreno per un duello teso tra Verstappen e Norris. In una quasi ripetizione del loro scontro ad Austin, Norris ha attaccato Verstappen nel giro successivo, solo per vedere Verstappen chiudere aggressivamente la porta. Mentre Norris rientrava davanti, Verstappen ha lanciato un attacco nella sequenza di curve successiva, mandando entrambe le auto fuori pista e permettendo a Charles Leclerc di risalire in P2.
I commissari non sono stati indulgenti con Verstappen, infliggendo due penalità di 10 secondi per le sue azioni: una per aver costretto Norris a uscire e l’altra per aver guadagnato un vantaggio tagliando la curva. Questo ritardo di 20 secondi, scontato durante il suo pit stop, ha eliminato Verstappen dalla contesa per il podio.
Mentre Verstappen si faceva strada verso il sesto posto, Norris ha sfruttato appieno l’opportunità, avvicinandosi costantemente alle Ferrari. Ha sorpassato Leclerc, che ha perso il controllo momentaneamente all’ultima curva del giro 63, ma non è riuscito a raggiungere Sainz, che ha guidato comodamente fino alla bandiera a scacchi.
Leclerc è entrato ai box tardi per assicurarsi il giro più veloce, completando il podio al terzo posto. Dietro le Ferrari e Norris, si è svolta una feroce battaglia interna tra i piloti Mercedes. Lewis Hamilton alla fine ha superato George Russell, che stava lottando con danni all’ala anteriore, per conquistare il quarto posto.
Più indietro, la rimonta di Oscar Piastri lo ha visto finire ottavo. Correndo un lungo primo stint per preparare un attacco tardivo, il rookie della McLaren è riuscito a superare Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg, ma non è riuscito a raggiungere Verstappen.
Per Sergio Perez, il GP del Messico è stata una gara da dimenticare. Una penalità sulla griglia e un incidente dannoso con Liam Lawson hanno visto Perez arrivare zoppicando al 17° posto, una conclusione deludente per il suo evento casalingo. Nel frattempo, Lawson, che ha seguito una strategia simile a quella di Piastri, ha brevemente raggiunto la top five, ma alla fine ha concluso fuori dai punti dopo una collisione con Franco Colapinto che ha richiesto un cambio dell’ala anteriore.
Aggiungendo alla lista delle delusioni, la 400ª gara di Fernando Alonso è stata interrotta da problemi ai freni, segnando una pietra miliare amara per il veterano dell’Aston Martin.
I punti alti e bassi della gara hanno sottolineato la rinnovata forma e resilienza della Ferrari, mentre Sainz ha ottenuto un’altra vittoria impressionante, mentre le penalità di Verstappen e la battaglia con Norris hanno contribuito a una narrativa del campionato imprevedibile mentre la stagione si avvicina alla sua conclusione.