Bubba Wallace scatena il caos: Kyle Larson ha innescato il devastante incidente di Daytona?
In un colpo di scena scioccante durante la tanto attesa gara NASCAR a Daytona, è scoppiato il caos quando Bubba Wallace sembra aver innescato un enorme tamponamento che ha lasciato i tifosi senza fiato e le auto distrutte. Questo incidente catastrofico, che ha coinvolto 12 veicoli, ha incluso concorrenti noti per i playoff come Kyle Busch e Ricky Stenhouse Jr., inviando onde d’urto attraverso la comunità delle corse.
L’incidente è iniziato quando Wallace, apparentemente perdendo il controllo, è scivolato lungo la pista, urtando involontariamente Joey Logano e innescando una reazione a catena che ha portato alla distruzione di più auto. Tuttavia, la trama si complica con il coinvolgimento di Kyle Larson, un pilota della Hendrick Motorsports, che seguiva Wallace poco prima che scoppiasse il caos. In un’intervista post-gara, lo stesso Wallace ha riconosciuto la vicinanza di Larson all’incidente, accennando a un complesso intreccio di fattori che ha portato al tamponamento.
Denny Hamlin, il proprietario della squadra di Wallace, ha successivamente difeso Larson nel podcast “Actions Detrimental,” scagionandolo da qualsiasi colpa. Ma l’insider NASCAR Jeff Gluck ha presentato un argomento convincente nel podcast “Door Bumper Clear,” affermando che il contatto di Larson è stato cruciale. “Non so se saresti andato a sbattere senza il contatto di Kyle Larson,” ha sottolineato Gluck, rivelando che la leggera spinta di Larson ha fatto oscillare l’auto di Wallace pericolosamente vicino a Logano, innescando infine la calamità.
La discussione riguardante gli incidenti alle superspeedways ruota spesso attorno al concetto di incidenti di gara contro guida spericolata. Gluck ha sottolineato che, mentre molti di questi incidenti possono essere liquidati come semplici situazioni di gara, la complessità delle situazioni sulle superspeedways rende difficile individuare le colpe. “È una scusa dire che si tratta solo di una situazione di gara perché tutti vogliono assegnare la colpa,” ha dichiarato, evidenziando la natura intricata delle dinamiche delle gare ad alta velocità.
Quando la polvere si è posata, l’incidente è avvenuto nell’area tristemente nota del tri-oval, un punto identificato dal co-conduttore Tommy Baldwin come il peggiore della pista per il contatto. Baldwin ha spiegato che la deportanza delle auto è al suo minimo in questa sezione, aumentando il rischio di disastri. Ha anche indicato momenti critici sulla pista, inclusa l’area dopo la curva 4, dove i piloti faticano a controllare la direzione a causa di fattori come il vento, rendendola suscettibile a problemi.
Riflettendo sull’incidente, Baldwin ha ipotizzato le origini dell’incidente a catena, suggerendo che tutto è iniziato con la macchina #12 che ha rallentato leggermente, creando un effetto domino che è sfuggito al controllo. “Credo che, guardando indietro a questo, penso sia iniziato con la #12 che è salita un po’ e scommetto che è rimasta senza benzina un po’ e ha rallentato quel gruppo un po’ e stavano arrivando e lì è iniziato il tuo problema,” ha spiegato.
Nel dopo di questo incidente, già soprannominato “il grande”, il mondo delle corse è lasciato a contemplare il delicato equilibrio tra velocità, strategia e la natura imprevedibile delle gare NASCAR. Mentre i fan attendono con ansia la prossima gara, rimangono le domande: chi detiene veramente la colpa e come plasmerà questo incidente il futuro di questi audaci piloti sulla pista?