La tanto attesa Hypercar Valkyrie di Aston Martin è finalmente qui, facendo il suo drammatico debutto al test di prologo del Campionato Mondiale Endurance FIA in Qatar. La presenza impressionante dell’auto ha catturato l’attenzione di tutti nella corsia dei box, come ricorda vividamente Harry Tincknell, un membro del team Aston Martin THOR. Sembra che il progetto Valkyrie, resuscitato da Heart of Racing, stia mantenendo le promesse, offrendo non una, ma due straordinarie macchine V12 pronte a competere nel FIA WEC e nell’IMSA quest’anno.
Il debutto della Valkyrie sulla pista di Lusail ha lasciato una potente prima impressione, superando i test visivi e sonori con distinzione. Il design elegante dell’auto e il suono del motore risonante sono stati davvero uno spettacolo, ma il team di Aston Martin è ben consapevole che vincere le gare richiede più di semplici estetica e rumore. La vera prova risiede nelle prestazioni, e la Valkyrie, un prototipo derivato da un’auto stradale, è qui per dare ad Aston Martin la migliore possibilità di vincere la 24 Ore di Le Mans nel complesso da quando negli anni ’50.
Le prestazioni del team THOR durante i test potrebbero non aver stabilito alcun record, ma hanno fornito molte ragioni per essere ottimisti. Coprendo un impressionante totale di 549 giri, l’auto ha mostrato potenziale, senza problemi significativi che impattassero il suo ritmo. Anche i piccoli problemi e le difficoltà tipiche di un’auto nuova non hanno offuscato l’ottimismo generale della visita nel Golfo.
Il team, un mix di volti vecchi e nuovi, inclusi membri dello staff di Multimatic e veterani dei giorni del Ford GT, si è unito bene. Questo ambiente armonioso è un netto contrasto con i tentativi precedenti di gloria, come il sfortunato Aston Martin AMR-One nel 2011 o la Nissan GT-R LM NISMO. Harry Tincknell lo descrive come il “miglior ambiente e atmosfera di team” che abbia mai sperimentato.
Dove la Valkyrie brilla davvero è nella sua affidabilità. Si è dimostrata tanto affidabile quanto visivamente e vocalmente impressionante. Il suo debutto competitivo ha anche servito come opportunità per acclimatare i nuovi piloti al WEC e alle corse con prototipi. Uno di questi piloti è Ross Gunn, che correrà sia nel WEC che nell’IMSA quest’anno.
Il percorso di Gunn da un potenziale ruolo di allenatore a correre con un’Aston Martin Hypercar è davvero ispiratore. La transizione è stata fluida, grazie all’ambiente di supporto del team. Ora, la sua sfida è adattarsi a un nuovo stile di corsa, dove deve sorpassare le GT invece di ceder loro il passo.
La parte migliore? Questo è solo l’inizio per la Valkyrie e il THOR Team. Dopo la loro partenza da Lusail, tutti gli occhi saranno puntati sul debutto del team all’IMSA GTP a Sebring. Questo sarà seguito da un rigoroso test di 24 ore come parte dei preparativi pre-Le Mans.
Il team principal di Heart of Racing, Ian James, è fiducioso ma cauto, riconoscendo che, mentre il team ha fatto uno sforzo concertato per garantire l’affidabilità dell’auto, stanno entrando in un territorio sconosciuto.
Il lancio della Valkyrie Hypercar, alimentata da un Cosworth V12, è una boccata d’aria fresca in un’era dominata da motori turbo più silenziosi. È un emozionante tuffo nel passato, ma la vera domanda è: le prestazioni saranno all’altezza dell’ambizione? Potremmo non avere risposte questo fine settimana, ma l’intrigo che circonda il potenziale dell’auto fornirà sicuramente molta emozione nel frattempo.