Il Team Principal della McLaren Andrea Stella ha esortato la FIA a riflettere sui principi di equità e proporzionalità in Formula 1 dopo che a Lando Norris è stata inflitta una penalità di 10 secondi di stop-and-go durante il Gran Premio del Qatar. La critica di Stella si è concentrata non sulla punizione in sé, ma sulla sua severità e sul processo decisionale che l’ha preceduta.
Norris Penalizzato in Circostanze Drammatiche
Norris era alle calcagna di Verstappen, spingendo per un attacco al comando, quando non è riuscito a rallentare sotto le bandiere gialle alla Curva 1—una violazione del regolamento. I commissari hanno ritenuto l’infrazione seria, soprattutto considerando i rischi di non sollevare il piede in tali condizioni. Il risultato? Una penalità che ha fatto scivolare Norris da un contendente per il podio fino alla parte posteriore del gruppo dopo che il gruppo si è compattato a seguito di un restart della safety car.
Norris ha combattuto valorosamente, recuperando fino al decimo posto e salvando un punto insieme al giro più veloce. Ma le conseguenze della penalità per la corsa al titolo costruttori della McLaren sono state monumentali.
Stella: La Penalità “Manca di Proporzionalità e Specificità”
Stella, pur riconoscendo la necessità di una qualche forma di punizione, ha criticato aspramente la severità della penalità e ha messo in dubbio la sua coerenza con le circostanze specifiche.
“Penso che la penalità fosse meritata,” ha ammesso. “Ma l’applicazione della penalità manca sia di proporzionalità che di specificità. La penalità deve essere commisurata alla gravità dell’infrazione.”
Stella ha sottolineato che la bandiera gialla stessa era stata applicata in modo incoerente, con segnali accesi e spenti durante l’incidente. Questo, ha sostenuto, ha aggiunto confusione inutile e ha minato la giustificazione della penalità.
“C’è un pericolo immediato per qualcuno? C’è una scena di incidente? Non era proporzionato alla gravità dell’infrazione.”
“Un Regolamento Polveroso e Decisioni Semplicistiche”
Stella ha accusato la FIA di adottare un approccio “semplicistico” nella penalizzazione di Norris, implicando che la decisione fosse stata presa seguendo ciecamente un regolamento piuttosto che considerando le sfumature della situazione.
“Sembra che da qualche parte ci debba essere un libro con molta polvere sulla copertina che è stato un po’ tirato fuori. ‘Fammi vedere cosa dice, applico questo.’ Sembra un po’ troppo semplicistico.”
Ha anche avvertito che l’applicazione eccessivamente rigida delle pene rischia di causare conseguenze indesiderate in un campionato molto combattuto.
Richieste di una revisione da parte della FIA
Stella ha esortato l’organo di governo a condurre una revisione completa su come vengono determinate le pene e la loro severità. Anche se si è astenuto dal criticare direttamente il nuovo Direttore di Gara Rui Marques, ha chiarito che la McLaren si aspetta miglioramenti significativi nelle operazioni della FIA.
“Ci aspettiamo che questo caso di applicazione di una pena così severa venga rivisto dalla FIA. C’è sicuramente materiale per miglioramenti.”
Implicazioni per il campionato
La penalità ha avuto un impatto significativo sulla sfida di McLaren per il titolo costruttori, lasciando la Ferrari a 21 punti di distanza in vista della finale di stagione ad Abu Dhabi. Con le poste in gioco più alte che mai, la richiesta di Stella sottolinea la necessità di chiarezza e giustizia nella governance delle gare.
“Se vogliamo che la giustizia faccia parte del correre in F1, la FIA deve prendere seriamente in considerazione le implicazioni delle proprie decisioni.”
Una Decisione Divisiva
Mentre la polvere si posa sul Qatar, la penalità a Norris ha riacceso il dibattito su coerenza e contesto nell’arbitraggio della F1. Per McLaren, Abu Dhabi rappresenta non solo un’opportunità per conquistare il primo titolo costruttori dal 1998, ma anche un momento per sperare che la FIA impari dai propri errori.