Il Team Principal dell’Alpine F1 Oliver Oakes ha categoricamente respinto le voci circolanti sulle presunte intenzioni del Gruppo Renault di vendere la sua squadra di Formula 1. Dopo un eccezionale doppio podio al Gran Premio di São Paulo, Oakes ha ribadito l’impegno del CEO di Renault Luca De Meo verso il sport, evidenziando una visione a lungo termine per la squadra nonostante le recenti ristrutturazioni e sfide.
“Luca De Meo è qui per il lungo termine”
Parlando dopo la performance eccezionale dell’Alpine a Interlagos, Oakes ha attribuito il supporto incrollabile di De Meo come un pilastro per il recente ritorno in auge dell’Alpine:
“[De Meo] è stato molto fermo nel dire che è in F1 per il lungo termine. A tutti piace scrivere che vuole vendere la squadra, ma semplicemente non è vero,” ha affermato Oakes. “Puoi vedere quanto sia appassionato di questo progetto.”
Oakes, che ha preso le redini a metà stagione, ha evidenziato l’investimento personale di De Meo nel successo dell’Alpine e gli ha attribuito la concessione di stabilità necessaria alla squadra durante un anno turbolento.
La Trasformazione dell’Alpine nel 2024
L’anno è stato un ottovolante per Alpine. Afflitta da prestazioni inconsistenti all’inizio della stagione, la squadra si è ritrovata a languire al nono posto nella classifica dei Costruttori. Il doppio podio a São Paulo, con Esteban Ocon e Pierre Gasly che hanno concluso dietro al vincitore della gara Max Verstappen, ha segnato un drammatico cambiamento.
Passaggi chiave come la chiusura delle operazioni motoristiche di Alpine a Viry-Châtillon per il 2026—optando invece per un accordo con unità di potenza Mercedes—e il ritorno di Flavio Briatore come consulente hanno segnalato un cambiamento strategico.
Oakes ha riconosciuto l’impatto di questi cambiamenti:
“Un po’ di vento nelle vele, un po’ di stabilità, e puoi vedere quanto questo significhi per tutti a Enstone e Viry.”
Il Ruolo di Briatore nella Rinascita di Alpine
Il ritorno di Flavio Briatore, una figura sinonimo dei giorni di gloria della squadra durante l’era Renault F1, è stato fondamentale. L’italiano schietto ha guidato la ristrutturazione del personale, snellendo le operazioni mentre iniettava un senso di scopo all’interno della squadra.
Oakes ha elogiato il coinvolgimento diretto di Briatore:
“Anche quando non è in pista, Flavio è al telefono o mi manda messaggi. Puoi vedere quanto questa squadra significhi per lui, e la sua passione è contagiosa.”
Un Legame Speciale con Enstone e Viry
Con Alpine che ritrova la sua posizione, Oakes ha reso omaggio all’eredità della squadra e alle sue doppie basi in Enstone (chassis) e Viry (motore). Queste strutture sono state il luogo di nascita di innumerevoli successi in F1, inclusi più campionati negli anni 2000.
“C’è qualcosa di speciale in Enstone e Viry. Sono tutte le stesse persone che hanno affrontato insieme momenti difficili e facili. Questa squadra aveva solo bisogno di lavorare come un’unica entità, e oggi dimostra cosa è possibile quando lo facciamo.”
Occhi su 2025 e Oltre
Guardando avanti, la traiettoria di Alpine sembra saldamente radicata in una strategia per un successo sostenuto. Con una nuova partnership per l’unità di potenza che si prepara a rimodellare il suo approccio tecnico, la squadra si sta concentrando sul valorizzare il suo illustre patrimonio ingegneristico per ridurre il divario con la parte anteriore della griglia.
“È una grande squadra con persone incredibili. Stabilità e collaborazione sono le chiavi per sbloccare il nostro potenziale,” ha sottolineato Oakes.
Parola Finale
Nonostante le speculazioni e le sfide, il team Alpine F1 rimane un pilastro delle ambizioni motorsport di Renault. Con una visione unita sotto De Meo, Briatore e Oakes, il team è pronto per un futuro più luminoso, dimostrando che la resilienza e l’innovazione sono ancora vive a Enstone e Viry. Il messaggio è chiaro: Alpine non è in vendita—è qui per competere.