Nella sessione di pratica di apertura per il tanto atteso Thermal Club IndyCar Grand Prix, Alex Palou ha rubato la scena con il giro più veloce. Ha registrato un tempo record di 1m40.5486s nella sua Honda numero 10, lasciando tutti e tre i piloti di Andretti Global a rincorrere da vicino.
A spingere Palou al limite c’erano Kyle Kirkwood di Andretti, che ha concluso secondo con la Honda numero 27, staccato di 0.0901s, Marcus Ericsson con la Honda numero 28 che è arrivato terzo, in ritardo di 0.1884s, e Colton Herta che ha chiuso il gruppo motorizzato Honda al quarto posto con la vettura numero 26, staccato di 0.2953s.
Christian Rasmussen di Ed Carpenter Racing, alla guida della vettura numero 21, è emerso come il miglior contendente motorizzato Chevy, chiudendo quinto e staccato da Palou di 0.3242s. Completando i primi sei c’era Pato O’Ward di Arrow McLaren con la Chevy numero 5, in ritardo dal giro più veloce di 0.3606s.
La sessione di pratica, svolta sotto un cielo blu limpido, è stata intervallata da alcuni momenti drammatici. I team hanno inizialmente completato giri di installazione, per poi tornare ai box e attendere per i successivi 10 minuti. Tuttavia, la sessione è stata presto interrotta da una bandiera rossa quando Robert Schwartzman di PREMA Racing si è fermato con piccole fiamme che emergevano dalla parte posteriore della sua Chevy numero 83, a causa di un problema al gruppo propulsore.
Ad aggiungere dramma, un’altra bandiera rossa è stata sventolata verso la fine del pomeriggio per rimuovere la Honda numero 30 di Devlin DeFrancesco di Rahal Letterman Lanigan Racing, che sembrava essersi fermata nella Curva 1 e non riusciva a ripartire. La sua auto è stata infine sollevata e rimorchiata via.
Nonostante le interruzioni, la sessione ha visto una conclusione emozionante. Con poco tempo rimasto per il primo gruppo per uscire e fare un altro giro veloce, Felix Rosenqvist di Meyer Shank Racing, che aveva guidato il gruppo, è stato superato di poco da Herta. Nel secondo gruppo, Palou ha fissato l’asticella alta, un record che è rimasto infrangibile fino alla bandiera a scacchi.
I pneumatici, che erano stati un argomento di grande discussione dell’evento, non hanno ricevuto l’attenzione prevista. La natura sporadica della sessione e la strategia adottata nel paddock per preservare i set di pneumatici per il prossimo sabato e domenica hanno significato che solo pochi piloti sono riusciti a completare più di un paio di giri sui composti primari e alternativi.
I tempi più veloci della giornata, registrati nei gruppi separati, sono stati ottenuti con composti alternativi. Tuttavia, considerando le recenti forti piogge che hanno spazzato via tutta la gomma dal circuito stradale di 3,067 miglia e 17 curve, le velocità registrate non erano particolarmente notevoli.