Max Verstappen critica il mandato dei giubbotti refrigeranti in F1: ‘È ridicolo!’
In una sorprendente dimostrazione di sfida, Max Verstappen ha preso una posizione audace contro le imminenti misure di sicurezza della Formula 1, definendo la decisione di rendere i giubbotti refrigeranti obbligatori “un po’ ridicola”. Questa accesa critica arriva dopo che la F1 ha emesso il suo primo avviso di caldo per il Gran Premio di Singapore, che si svolgerà questo fine settimana in condizioni afose.
Il campione in carica di F1, quattro volte vincitore, ha messo alla prova il giubbotto refrigerante durante le prove sul notoriamente umido Circuito di Marina Bay. Tuttavia, nonostante il caldo opprimente—dove le temperature hanno superato la soglia dei 31 gradi Celsius—Verstappen ha scelto di abbandonare il giubbotto per il resto del fine settimana. La sua decisione solleva sopracciglia poiché i piloti affrontano una controversa penalità di zavorra di 0,5 kg per aver scelto di non indossarlo. Ma non è tutto; entro il 2025, la FIA ha dichiarato che indossare il giubbotto sarà obbligatorio ogni volta che verranno emessi avvisi di caldo, lasciando ai piloti nessuna possibilità di scelta in merito.
Il disprezzo di Verstappen per il giubbotto refrigerante era palpabile. In un’intervista esclusiva, ha condiviso le sue frustrazioni, affermando: “Non mi disturba così tanto, e fa caldo comunque. Un po’ di sudore va bene, e quel giubbotto refrigerante si scalda dopo 15-20 minuti, quindi non serve a niente.” Le sue parole risuonano con un sentimento di incredulità che i piloti siano costretti a indossare qualcosa che lui ritiene inefficace.
Con l’intensificarsi del dibattito, Verstappen ha espresso la sua forte opposizione alla decisione della FIA, insistendo: “Non sono affatto d’accordo. È un po’ ridicolo. Dobbiamo parlarne.” Ha sottolineato l’importanza della scelta personale quando si tratta di sicurezza, aggiungendo: “Alla fine, si tratta solo della tua sicurezza, qualunque sia il tuo sentimento al riguardo. Non dovrebbero costringerti a farlo, non penso.”
La spinta per i giubbotti refrigeranti obbligatori nasce in mezzo a crescenti preoccupazioni riguardo al benessere dei piloti in ambienti di gara sempre più estremi. Con l’aumento delle temperature e il deterioramento delle condizioni, la FIA mira a proteggere i suoi atleti, ma a quale costo? Le osservazioni puntuali di Verstappen mettono in discussione l’efficacia di tali misure e scatenano un dialogo cruciale sul bilanciamento tra sicurezza e autonomia personale in uno degli sport più emozionanti del mondo.
Con lo svolgersi del GP di Singapore, tutti gli occhi saranno puntati su Verstappen e sui suoi compagni di gara: abbracceranno queste nuove misure di sicurezza o continueranno a opporsi a ciò che vedono come un eccesso da parte dell’organo di governo dello sport? La tensione è palpabile e le poste in gioco non sono mai state così alte!