Honda Motor ha annunciato di aver appena unito le forze con Denso Corporation, Toray Industries, Nomura Research Institute, Matec e Rever Corporation per creare il BlueRebirth Council, il cui obiettivo è costruire una catena del valore integrata per la produzione e il riciclaggio.
L’obiettivo è riciclare tutti i componenti automobilistici in materie prime, utilizzandoli nella produzione di nuovi veicoli e sviluppando un sistema di riciclaggio a ciclo chiuso.
Negli ultimi anni, l’industria automobilistica ha cercato di passare a un’economia circolare per raggiungere una società sostenibile, affrontando la significativa sfida di ridurre il consumo di risorse naturali attraverso l’espansione significativa dell’uso di materiali riciclati.
Tuttavia, il metodo globale dominante rimane la frantumazione dei veicoli a fine vita (ELV), seguita dalla selezione dei materiali, un processo che complica l’ottenimento di materiali riciclati ad alta purezza.
Alla luce di questo scenario, il newly created BlueRebirth Council mira a trasformare l’industria del riciclaggio automobilistico entro il 2035 in un “industria di produzione di materiali riciclati” che svolge un ruolo chiave come parte di una nuova catena del valore di circolazione delle risorse all’interno dell’industria automobilistica.
Per questo, il Consiglio formato dalle cinque aziende promuoverà discussioni e indagini, oltre allo sviluppo di tecnologie e progetti dimostrativi in collaborazione con le aziende partecipanti, istituti di ricerca e altri soggetti interessati, partendo dal disassemblaggio automatizzato e preciso degli ELV per costruire una catena del valore integrata di produzione e riciclaggio.
Vale la pena notare che il disassemblaggio automatizzato di precisione è un sistema intelligente avanzato che utilizza tecnologie di Intelligenza Artificiale e sensori per consentire ai robot di operare lungo il percorso più ottimizzato, anche per parti deformate. Questo non solo garantisce la qualità e il volume dei materiali riciclati che erano difficili da ottenere con metodi convenzionali, ma contribuisce anche in modo fondamentale ad affrontare la carenza di manodopera.