Nissan sta considerando la chiusura di due stabilimenti di assemblaggio di automobili in Giappone e di fabbriche all’estero, inclusa quella in Messico, secondo quanto riportato dalla stampa giapponese.
Il terzo maggiore costruttore giapponese di automobili sta studiando la possibilità di chiudere lo stabilimento di Oppama in Giappone, dove Nissan ha iniziato la produzione nel 1961, e lo stabilimento di Shonan, gestito da Nissan Shatai, in cui Nissan detiene una partecipazione del 50%, lasciando il marchio con solo tre stabilimenti di assemblaggio di veicoli in Giappone.
All’estero, Nissan sta ora considerando la possibilità di interrompere la produzione in fabbriche in Sudafrica, India e Argentina, oltre a ridurre il numero di unità produttive in Messico.
Vale la pena notare che Nissan ha annunciato la scorsa settimana un nuovo piano di riduzione dei costi, dichiarando che mira a ridurre la sua forza lavoro di 20.000 dipendenti tra gli esercizi fiscali 2024 e 2027, che include la riduzione precedentemente annunciata di 9.000, e a diminuire il numero di fabbriche da 17 a 10 a livello globale. Inoltre, l’azienda ha annunciato che ottimizzerà gli stabilimenti di motori e accelererà la ristrutturazione dei posti di lavoro, gli aggiustamenti dei turni e le riduzioni delle spese in conto capitale, inclusa la cancellazione della prevista fabbrica di batterie al fosfato di ferro litio a Kyushu.
Tuttavia, Nissan ha dichiarato in un comunicato stampa che le notizie riguardanti la potenziale chiusura di alcune fabbriche erano speculative e non basate su alcuna informazione ufficiale da parte dell’azienda.
“In questo momento, non faremo ulteriori commenti su questa questione”, ha dichiarato Nissan in un comunicato. “Ci impegniamo a mantenere la trasparenza con i nostri stakeholder e comunicheremo eventuali aggiornamenti pertinenti secondo necessità.”