Il prossimo Gran Premio del Bahrain si preannuncia come una gara mozzafiato, piena di strategie imprevedibili che terranno i fan con il fiato sospeso.
Oscar Piastri ha conquistato la sua seconda pole position della stagione per la McLaren, ma il suo compagno di squadra Lando Norris si trova al sesto posto, dietro ai due piloti Mercedes, a una Ferrari e, sorprendentemente, a un’Alpine. Le dinamiche stanno cambiando, preparando il terreno per un intenso confronto in Bahrain.
Con tre zone DRS e temperature della pista più elevate previste per causare un significativo degrado delle gomme, le squadre si trovano di fronte a un dilemma strategico. I compound delle gomme sono stati anche modificati, con il C2 e il C3 ora più durevoli rispetto ai loro omologhi dell’anno scorso.
La maggior parte delle squadre si sta orientando verso una strategia a due soste, con variazioni basate sulle allocazioni delle gomme. McLaren e Ferrari, equipaggiate con due set di gomme medie e un set di gomme dure, probabilmente opteranno per un approccio soft-medium-medium. Le finestre ideali per il pit stop cadono tra il giro 10-16 e il 32-38, con soste anticipate previste a causa dell’efficacia degli undercut in Bahrain. Altri potrebbero optare per una strategia medium-hard-medium per evitare di essere sorpresi troppo presto, pianificando i cambi di gomme attorno ai giri 14-20 e 34-40.
Per alcuni piloti, specialmente gli otto che hanno utilizzato cinque set di gomme soft in qualifica – inclusi entrambi i piloti Mercedes – la strategia diventa più complessa. Con solo un set di gomme medie e dure disponibili, potrebbero dover adottare un piano soft-hard-medium o qualcosa di altrettanto non convenzionale.
Tutti gli occhi sono puntati anche su Max Verstappen, l’unico pilota con due set di gomme dure a sua disposizione. Sebbene una strategia soft-hard-hard sia possibile, le gomme dure non hanno mostrato una forza significativa finora in questo weekend.
Coloro che partono più indietro sulla griglia stanno considerando una strategia a un pit stop, inizialmente scartata venerdì ma ora di nuovo sul tavolo a causa delle temperature più fresche e della pressione dei pneumatici ridotta che la rendono più praticabile. Anche se leggermente più lenta di una strategia a due pit stop (tra i due e i dieci secondi più lenta, a seconda dell’usura dei pneumatici), una gara medium-hard con un pit stop potrebbe rivelarsi vantaggiosa per coloro che gestiscono bene i loro pneumatici. I pit stop per questo percorso si verificheranno probabilmente tra il giro 22 e il giro 28.
In sostanza, il Bahrain si sta preparando per una gara classica definita dalla gestione dei pneumatici, scommesse audaci e colpi di scena strategici sotto le luci abbaglianti. Il percorso più veloce verso la vittoria potrebbe non essere il più ovvio.