In un sorprendente colpo di scena, Charles Leclerc, Lewis Hamilton e Pierre Gasly sono stati drammaticamente squalificati dal Gran Premio di Cina. Il trio, ciascuno rappresentante delle potenti squadre Ferrari, Alpine e Mercedes rispettivamente, ha affrontato il martello della squalifica dopo il fallimento dei controlli tecnici post-gara.
Entrambi Leclerc e Gasly sono stati presi di mira per non aver rispettato il peso richiesto di ben 1 kg per auto. Ferrari e Alpine, le squadre di gara dietro Leclerc e Gasly, hanno ammesso le violazioni, riconoscendo l’assenza di circostanze attenuanti che potessero giustificare le loro discrepanze.
Le procedure di squalifica sono state condotte con la dovuta diligenza e trasparenza. Gli stewards disciplinari hanno dichiarato: “Durante l’udienza non c’è stata contestazione delle misurazioni della FIA che si considerano corrette e che tutte le procedure richieste sono state eseguite correttamente.” Hanno ulteriormente sottolineato che entrambe le squadre hanno riconosciuto la veridicità dei risultati e accettato che erano il risultato di errori genuini da parte loro.
Hamilton, d’altra parte, ha visto la sua partecipazione al Gran Premio di Cina limitata a causa dell’usura eccessiva degli skid posteriori della sua auto. Ferrari, la squadra di Hamilton, ha espresso un sentimento simile ai suoi pari, riconoscendo che il problema era sorto a causa di un errore di configurazione, senza altri fattori che contribuissero al problema.
Gli stewards hanno ribadito, in relazione al caso di Hamilton: “Durante l’udienza, il rappresentante della squadra ha confermato che la misurazione è corretta e che tutte le procedure richieste sono state eseguite correttamente.” Hanno inoltre notato che Ferrari aveva ammesso l’assenza di circostanze attenuanti e accettato l’errore della squadra.
Questa serie di squalifiche, in particolare di entrambe le Ferrari, ha avuto un effetto a catena sulla classifica finale dei punti. Leclerc e Hamilton, che inizialmente avevano conquistato rispettivamente il quinto e il sesto posto, hanno visto i loro posti guadagnati con fatica usurpati. Il rimescolamento ha catapultato Esteban Ocon della Haas al quinto posto, seguito da Kimi Antonelli, Alex Albon, Ollie Bearman, Lance Stroll e Carlos Sainz.
Gasly, che avrebbe beneficiato delle squalifiche delle Ferrari salendo di posizione dall’11° posto, non è stato risparmiato nemmeno lui. La sua stessa squalifica ha lasciato l’Alpine in una posizione precaria come l’unico team ancora senza punti in questa stagione.
Questi sviluppi servono da monito riguardo agli standard tecnici rigorosi nelle corse di Formula 1 e all’importanza di una conformità meticolosa. Per Ferrari, Alpine e Mercedes, le lezioni apprese saranno preziose per le gare future.