Il tanto atteso debutto di Lewis Hamilton con la Ferrari al Gran Premio d’Australia, un evento significativo nel calendario del motorsport che si stava preparando da oltre un anno, si è concluso con una prestazione deludente che ha lasciato il veterano analista di Formula 1 Martin Brundle tutt’altro che impressionato. Non solo la prestazione di Hamilton, ma anche la sua interazione percepita come “angsty” con il suo nuovo ingegnere di gara, Riccardo Adami, è stata un punto focale della critica di Brundle.
Hamilton era entrato sotto i riflettori della Ferrari con un peso delle aspettative più pesante che mai. Il suo contratto pluriennale con la Ferrari era stato firmato prima che la sua ultima stagione con la Mercedes nel 2024 fosse anche iniziata. Dopo aver perso contro l’ex compagno di squadra George Russell sia nella gara del 2024 che nei duelli di qualifica, la decisione di Hamilton di spostare la sua alleanza a Maranello ha suscitato scetticismo e intensificato il controllo. La sua prestazione poco brillante nel ritmo di un giro è stata un particolare punto di contesa.
Tuttavia, il debutto di Hamilton con la Ferrari si è rivelato essere un flop, secondo Brundle. Nonostante la qualifica in P8, due decimi più lento del nuovo compagno di squadra Charles Leclerc, Hamilton è infine finito in P10 mentre la domenica del Gran Premio si svolgeva sotto condizioni di pioggia ad Albert Park.
Brundle ha espresso la sua delusione nella sua rubrica su Sky Sports, affermando: “Nonostante molte parole felici e motivi per cui doveva imparare il suo nuovo volante e altri aspetti, Lewis Hamilton ha avuto un inizio deludente nella sua carriera con la Ferrari secondo qualsiasi metro di misura.” Il sette volte campione del mondo si è trovato a inseguire Leclerc e la Williams di Alex Albon per un periodo considerevole. Inoltre, un sorpasso sorprendente di Oscar Piastri nell’ultimo giro ha spinto Hamilton al decimo posto, una posizione ben lontana da quelle che ci si aspettava da lui.
Tuttavia, le prestazioni di Hamilton non erano l’unico aspetto che ha suscitato sorpresa. I suoi scambi con il nuovo ingegnere di gara Riccardo Adami durante le fasi cruciali della corsa sono stati considerati bruschi, sollevando interrogativi sulle dinamiche della loro collaborazione. Brundle ha espresso la sua confusione riguardo alle interazioni apparentemente tese di Hamilton con Adami, che, a suo avviso, stava solo cercando di fornire informazioni essenziali e utili.
Aggiungendo sale alla ferita della Ferrari, c’era la loro sfortunata decisione di rimanere con le gomme slick nonostante la forte pioggia tardiva ad Albert Park. Questa strategia ha avuto un clamoroso effetto boomerang, con sia Leclerc che Hamilton costretti a rientrare ai box dietro alla Safety Car dopo gli incidenti che hanno coinvolto Liam Lawson e Gabriel Bortoleto. Questo li ha visti scivolare da P2 e P3 a P9 e P10 rispettivamente, con Leclerc che è riuscito a sorpassare Hamilton dopo la ripartenza.
Brundle ha riassunto il disastro, affermando: “È tutto crollato per la Ferrari quando hanno scommesso su gomme slick su una pista bagnata e hanno perso pesantemente in posizione in pista per entrambi i piloti.” Di conseguenza, la Ferrari ha lasciato l’Australia classificandosi settima nel campionato.
Questo deludente debutto segna un inizio traballante per il viaggio di Hamilton con la Ferrari, lasciandolo con molto da dimostrare nelle prossime gare. La sua relazione con Adami sarà anche da seguire mentre cercano di costruire una partnership armoniosa che possa affrontare le rigidezze della Formula 1.