Il mondo della televisione di Formula 1 (F1) è sull’orlo di un cambiamento sismico. Immagina questo: è una domenica tipica, poco prima delle 15:00. All’improvviso, una notifica si accende sugli schermi di quasi 1,4 miliardi di utenti iPhone in tutto il mondo. È un invito all’azione da parte di F1, che invita a sintonizzarsi sulla prossima gara in diretta su Apple TV. A un semplice tocco di distanza c’è l’opportunità di impostare promemoria per i momenti salienti su YouTube o di approfondire tramite un prodotto F1 TV scaricato automaticamente. Il futuro della trasmissione di F1 potrebbe proprio svelarsi davanti ai nostri occhi.
Attualmente, questo scenario rimane nel regno della fantasia. Tuttavia, mentre F1 valuta nuovi modi per sfruttare il cambiamento globale nelle abitudini di visione, questo futuro potrebbe non essere così irrealistico come sembra. La ricerca dell’offerta più alta, l’approccio tradizionale agli accordi di trasmissione televisiva, sta cedendo il passo a una strategia più sfumata. F1 è ora interessata a ottimizzare la propria portata e i propri guadagni, capitalizzando sull’afflusso di nuovi fan.
L’adozione rapida delle Smart TV non è passata inosservata ai vertici della F1. Con stime che suggeriscono che oltre il 54% delle famiglie a livello globale possiede televisioni connesse, il panorama della visione sta evolvendo a un ritmo vertiginoso. La televisione lineare sta subendo un costante declino mentre il pubblico si orienta sempre di più verso piattaforme digitali che offrono loro contenuti secondo le loro condizioni. Questo cambiamento è principalmente guidato da una demografica più giovane, le cui abitudini di visione contrastano nettamente con quelle delle generazioni precedenti.
Dati recenti divulgati dal CEO di F1, Stefano Domenicali, dipingono un quadro interessante. Una media di 66 milioni di persone ha guardato ogni gara su piattaforme lineari lo scorso anno, integrata da ulteriori 20 milioni tramite piattaforme digitali, inclusa la stessa F1 TV. Ulteriori approfondimenti rivelano che, su un pubblico cumulativo di 1,6 miliardi di spettatori di gare nel 2024, quasi 500 milioni sono stati catturati su piattaforme di streaming, con un impressionante 230 milioni che si sono sintonizzati per i momenti salienti su YouTube.
L’interesse crescente per la F1 tra gli spettatori di YouTube è evidente. The Race, ad esempio, ha visto il suo canale YouTube, che vanta quasi 1,2 milioni di iscritti, accumulare un incredibile 160 milioni di visualizzazioni nel 2024.
Questo spostamento verso le piattaforme di streaming digitale, sebbene rappresenti una sfida per i broadcaster tradizionali, offre un’opportunità per i titolari dei diritti come la F1. Domenicali, in una recente chiamata sugli utili di Liberty Media, ha riconosciuto che la crescita futura della F1 in termini di spettatori e ricavi dovrà abbracciare questi cambiamenti nei modelli di consumo.
L’adattamento della F1 alle tendenze di consumo in evoluzione è riflesso anche nel suo approccio verso YouTube. Inizialmente percepito come una minaccia, YouTube è ora visto come una piattaforma per coinvolgere nuovi fan. La F1 ora produce i propri programmi, offre pacchetti di highlights e, per la prima volta nel 2025, integrerà i numeri di YouTube nelle sue statistiche complessive di visualizzazione.
La prossima scadenza dei diritti esclusivi di ESPN negli Stati Uniti alla fine di quest’anno sta spingendo la F1 verso una decisione cruciale riguardo ai futuri accordi sui diritti media. Sebbene ESPN rimanga un contendente, giganti come Netflix e Apple sono potenziali pretendenti per l’accordo di trasmissione negli Stati Uniti dal 2026.
Tuttavia, i principali streamer come Netflix e Apple preferiscono accordi sui diritti globali piuttosto che regionali. Questa preferenza diverge dall’approccio tradizionale della F1 di accordi per singolo mercato. L’attuale accordo con Sky per il Regno Unito, valido fino al 2029, potrebbe complicare ulteriormente la situazione.
Il presidente e CEO di Liberty Media, Derek Chang, tuttavia, suggerisce che un approccio diverso potrebbe essere in arrivo. Un attore globale come Apple o Netflix potrebbe dare una spinta significativa agli sforzi di promozione globale della F1 e portare la F1 nelle case in modi che la F1 da sola non potrebbe.
Chang cita la riuscita trasmissione in diretta delle partite di NFL del giorno di Natale dello scorso anno da parte di Netflix come testimonianza del potenziale di tali partnership. Le partite sono state trasmesse in 200 paesi, dimostrando le possibilità di questo spazio in evoluzione.
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Con l’evoluzione delle abitudini di visione, l’attenzione si sta spostando da ciò che la F1 può fare per i broadcaster a ciò che gli accordi di trasmissione possono fare per la F1. Con i partner giusti, la F1 può potenzialmente ampliare la sua portata e coinvolgere il pubblico in modi che prima erano impensabili. Il futuro della trasmissione della F1 si sta preparando per un’emozionante corsa.
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