Dopo il ritorno della Renault 4 L in versione elettrica, è ora il turno di Citroën di considerare il ritorno sulle strade della leggendaria 2 CV, a più di tre decenni dall’ultima produzione del modello nella fabbrica di Mangualde, in Portogallo.
Secondo la pubblicazione britannica “Autocar”, il progetto è ancora nelle fasi iniziali, ma l’idea potrebbe guadagnare slancio nei prossimi tempi, considerando che il marchio francese celebrerà l’80° anniversario del debutto della 2CV al Salone dell’Auto di Parigi nel 2028.
L’idea di riportare in vita la 2CV segna un cambiamento nei piani di Citroën, poiché il marchio ha precedentemente mostrato resistenza all’idea di riprodurre alcuni dei suoi modelli più iconici.
Intervistato da “Autocar” al recente Salone dell’Auto di Bruxelles, il capo design di Citroën, Pierre Leclercq, non ha confermato pubblicamente il ritorno della 2CV, ma ha chiarito che il marchio “non è chiuso all’idea” di design retro.
Infatti, l’appetito retro del marchio francese è emerso nel 2024 quando ha presentato l’Ami rinnovata, un quadriciclo che Citroën afferma essere ispirato alla 2CV, con dettagli come i fari che ricordano il modello iconico del marchio.
L’idea di riportare indietro la 2CV sembra essere ancora in una fase embrionale, con la possibilità che, mentre ci muoviamo verso la mobilità elettrica, il suo ritorno possa avvenire come un modello 100% elettrico, probabilmente basato sulla piattaforma della Smart Car, la stessa utilizzata dalla nuova C3, al fine di ridurre i costi e offrire un modello di prezzo accessibile.
Per quanto riguarda il motore, la nuova 2CV darà sicuramente priorità all’efficienza rispetto alle prestazioni, il che potrebbe consentire al modello di essere dotato di un motore 100% elettrico, nonostante la piattaforma della Smart Car supporti sistemi a combustione pura e “mild hybrid”, insieme a una batteria piccola e quindi più economica. Questa idea guadagna terreno dopo che il CEO di Citroën, Thierry Koskas, ha recentemente rivelato che le batterie sono il principale ostacolo alla riduzione dei prezzi dei veicoli elettrici, rappresentando circa il 40% del costo finale.
Vale la pena ricordare che la 2CV originale mirava a fornire a persone a basso reddito un’auto economica e versatile. Quando è entrata in produzione nel luglio del 1949, la 2CV era un’auto piccola con un motore a due cilindri, 9 CV, 375 cc, raffreddato ad aria, capace di raggiungere una velocità massima di 50 km/h.
Prodotta tra il 1949 e il 1990, l’ultima 2CV è uscita dalla catena di montaggio a Mangualde, in Portogallo, 42 anni dopo il suo lancio, il 27 luglio 1990.