La Formula 1, uno sport sinonimo di evoluzione e innovazione, è di nuovo sotto i riflettori poiché la sua ultima proposta di estendere il sistema di punteggio ai primi 12 classificati ha acceso critiche infuocate. A guidare l’attacco è l’ex proprietario di un team di F1 Eddie Jordan, che ha veementemente respinto l’idea come “assoluta follia,” affermando che essa diluisce l’essenza competitiva dello sport.
Un Cambio Radicale nel Sistema di Punteggio
La proposta deriva dall’imminente arrivo di un undicesimo team, General Motors Cadillac, nel 2026, il che espanderebbe la griglia a oltre 22 piloti. Per adattarsi al crescente numero di squadre e potenzialmente migliorare la competizione tra le squadre di centro gruppo e quelle di fondo, la Formula 1 sta considerando di assegnare punti ai primi 12 classificati, una mossa che segnerebbe un cambiamento significativo rispetto all’attuale struttura dei primi 10.
Inoltre, il piano segue recenti modifiche, tra cui la cancellazione del punto bonus per il giro più veloce, alimentando ulteriormente i dibattiti su se la F1 stia complicando eccessivamente il suo sistema di punteggio.
La Furiosa Reazione di Eddie Jordan: ‘Fermate la Follia!’
Mai uno da trattenersi, Eddie Jordan ha scatenato una critica feroce alle modifiche proposte. L’irlandese schietto ha sostenuto che modificare il sistema dei punti mina lo spirito competitivo dello sport e banalizza il valore di un forte piazzamento.
“Sono assolutamente contro a queste stupidaggini e a questo giochettare con i punti, per l’amor di Dio, fino al 12° posto—presto daranno punti a tutti sulla griglia. È solo una follia,” ha detto Jordan senza mezzi termini.
Per Jordan, il cuore competitivo della Formula 1 risiede nella ricerca della vittoria, non semplicemente nel guadagnare punti per piazzamenti di metà classifica.
“Quando si compete nella vita, e si compete in ogni aspetto diverso, c’è una spinta tra di noi – e quella spinta competitiva è vincere. C’è il vincitore, e poi il secondo è il primo dei perdenti, e poi c’è il secondo dei perdenti e il terzo dei perdenti. È così che la vedo.”
Una Prospettiva Storica: Dal Sesto al Decimo Posto
Il sistema dei punti della Formula 1 si è evoluto nel corso dei decenni. Negli anni precedenti, solo i primi sei classificati guadagnavano punti, sottolineando l’importanza delle prestazioni di elite. Quando è stato introdotto il sistema dei primi 10, inizialmente ha affrontato una resistenza simile. Tuttavia, nel tempo, piloti, squadre e fan si sono adattati al cambiamento, con molti che hanno riconosciuto il suo ruolo nell’incentivare battaglie più serrate lungo tutta la griglia.
Il Controargomento: Incoraggiare la Competizione
I sostenitori dell’estensione proposta del sistema di punti sostengono che potrebbe aumentare l’intensità delle battaglie tra le squadre più basse e quelle di centro classifica. Per squadre più piccole come Williams, Haas o Sauber, finire nella zona punti rappresenta un traguardo significativo e una ricompensa tangibile per i loro sforzi. Estendere il sistema di punti potrebbe aumentare la motivazione per le squadre a combattere più duramente negli ultimi giri, rendendo lo sport più inclusivo e competitivo.
I Tifosi Lo Accetteranno?
I tifosi della Formula 1 sono notoriamente protettivi riguardo alle tradizioni dello sport, e qualsiasi cambiamento significativo nella sua struttura è accolto con scetticismo. Mentre alcuni sostengono che estendere il sistema di punti diluirebbe il prestigio di guadagnare punti, altri credono che potrebbe creare battaglie più emozionanti in tutto il circuito.
La posizione severa di Eddie Jordan sottolinea il divario all’interno dello sport riguardo all’equilibrio tra tradizione e modernità.
Cosa C’è in Programma per la Proposta?
Con la proposta ancora in fase di valutazione, resta da vedere: la F1 porterà avanti il suo piano di espandere il sistema di punti, o la resistenza di figure come Eddie Jordan e dei fan puristi costringerà l’organo di governo a riconsiderare?
Una cosa è certa: la continua spinta della Formula 1 verso l’evoluzione porta sempre con sé una certa dose di controversia.